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SACCHETTI DI PLASTICA IN PENSIONE: SÌ DEL GOVERNO ALLE BIOSHOPPER, MA SOLO DI MAIS. DA “FARE AMBIENTE” NO AL MONOPOLIO DEL MAIS: “IL MONOPOLIO DEI BIOSHOPPER DERIVATI DAL MAIS METTE A RISCHIO 2.400 PICCOLE/MEDIE IMPRESE E IL LAVORO DI 36.000 ADDETTI”

Una storia infinita, quella dei sacchetti di plastica, che ora vanno in pensione, per la seconda volta: arriva infatti il sì del Governo per le bioshopper, dopo che le disposizioni promesse per l’addio alle buste in plastica dal 2012, erano letteralmente (e misteriosamente) sparite dal testo del cosiddetto “milleproroghe”. Ma c’è un ma: le bioshopper potranno essere solo di mais. E da Fare Ambiente, movimento ecologista europeo, il presidente Vincenzo Pepe dice no al monopolio del mais: “il Governo delle liberalizzazioni sceglie il monopolio delle bioshopper derivate esclusivamente dal mais. Una scelta che mette a rischio 2.400 piccole e medie imprese che danno lavoro a 36.000 addetti”.

Lanciato, dunque, l’appello di mobilitazione di Fare Ambiente: “contro il decreto del 13 gennaio che rende, di fatto, illegali tutti i sacchetti non fabbricati utilizzando colture di mais - sottolinea Pepe - scelta che sottrae enormi quantità di mais dall’alimentazione dell’uomo e degli animali allevati. Un passo né giusto né ecosostenibile, che depaupererà i nostri campi con colture intensive e farà aumentare i prezzi di questo alimento-base per la nostra dieta. Il nostro movimento che è liberale non difende gli inquinatori - ha detto Pepe - ma sostiene i 2.400 produttori che vogliono convertirsi alle produzioni ecosostenibili, per rimanere sul mercato della Green Economy. Non capiamo un Governo che sembra sordo al nostro no al monopolio di una unica azienda che ha il brevetto delle bioshopper da mais in Italia, e i macchinari. Faremo un comitato e porteremo le aziende di bioshopper a rischio chiusura in un sit in davanti al Ministero dell’Ambiente - ha concluso Pepe - alla presenza del senatore Andrea Fluttero (Pdl) che ha paventato “il rischio di una scelta scellerata, senza alcun beneficio ambientale”, del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Paolo Russo (Pdl), e dei deputati Angelo Alessandri (Lega Nord), Agostino Ghiglia (Pdl), e Giampiero Catone (Dc) che ha chiesto “tutela dei diritti e della dignità di 30.000 famiglie””.

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