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“ALLA FACCIA” DELLA CRISI, CORRE L’EXPORT MADE IN ITALY DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE (+10,3% NEL 2011, DOPO IL +10,5% DEL 2010): PAROLA DI FEDERALIMENTARE. E IL FUTURO DEL SETTORE PASSA DA “CIBUS”, FIERA DEL FOOD, DI SCENA A PARMA, DAL 7 AL 10 MAGGIO

“Alla faccia” della crisi, è senza soluzione di continuità la corsa dell’export del made in Italy alimentare e mostra, anzi, ampi margini di miglioramento, soprattutto nei Paesi a forte crescita. Mentre i settori manifatturieri cercano faticosamente di recuperare l’export del 2008, l’industria alimentare italiana ha messo a segno +10,3% nel 2011 che va a sommarsi al +10,5% del 2010, giungendo peraltro da un triennio di incremento sempre a doppia cifra. E anche il 2012 sembra confermare il trend: i primi dati dell’andamento di gennaio risultano infatti positivi. Lo rende noto Federalimentare nel presentare “Cibus” n. 16, la fiera del food “dalle aziende per le aziende”, di scena a Parma, dal 7 al 10 maggio, che punterà prima di tutto sull’internazionalizzazione (info: www.cibus.it).
“Il nostro sistema dell’industria alimentare è fatto da 6.500 aziende, la maggior parte piccole imprese. E’ un sistema ricco e variegato ma che ha difficoltà nell’affermarsi compiutamente all’estero - spiega Daniele Rossi, direttore generale di Fedealimentare, partner di “Cibus” - per questo fiere come “Cibus” sono fondamentali per l’internazionalizzazione”. E l’edizione 2012 triplicherà le presenze dei buyer stranieri (2.300 espositori, 60.000 visitatori professionali nel 2011).
Il “goodwill” per il modo di vivere (e mangiare) italiano cresce a ritmi vertiginosi in tutto il mondo e, sorprendentemente, anche nei paesi Bric: “il booking effettuato dai buyer per “Cibus” 2012 ha già raggiunto cifre numeriche triple rispetto al 2010, anticipando la presenza di tutte le insegne leader nei Paesi emergenti (dalla cinese A-Best Supermarket al Gruppo Russo X5). Si registra anche un incremento del 30% nelle prenotazioni da parte di mercati storici di sbocco (Usa, Germania, Gb)”, sottolinea Elda Ghiretti, brand manager di “Cibus”.
Parte del crescente interesse è dovuto anche all’alleanza con la fiera alimentare “Anuga”, ovvero la fiera Koln Messe, che ha condiviso con Fiere di Parma un progetto strategico di sviluppo volto a fare di Parma e Colonia gli appuntamenti di riferimento per la business community mondiale del food. Tra gli appuntamenti dell’edizione 2012, lo “Sportello India” per sviluppare le opportunità di ingresso in un mercato difficile ma estremamente promettente, e il premio “International Cibus Award” per i retailer che meglio avranno realizzato gli assortimenti più efficaci per offrire le eccellenze del made in Italy alimentare.

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