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“LE CIFRE DEL MINISTERO DELLE FINANZE SU IMU NEL SETTORE AGRICOLO SONO FUORVIANTI”. LO AFFERMANO COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA E COPAGRI, CHE CONTESTANO LA STIMA DELL’EXTRAGETTITO DI 224 MILIONI CALCOLATA PER L’IMU AGRICOLA

“Le cifre dello studio del Ministero delle Finanze sull’impatto dell’Imu nel settore agricolo sono fuorvianti e lo abbiamo dimostrato con calcoli dettagliati”: lo affermano Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri che intervengono per contestare la stima dell’extragettito di 224 milioni (di cui 135 milioni per gli immobili strumentali), che la Pubblica Amministrazione calcola per l’Imu agricola.

“Il Ministero delle Finanze - continuano Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri - basa le proprie stime di gettito su dati parziali relativi al numero di case e fabbricati adibiti a funzioni produttive connesse all’attività agricola. Non risultano incluse nelle entrate - precisano - quelle derivanti da 965.000 abitazioni rurali e da più di 1 milione di fabbricati, sia ad uso strumentale sia abitativo, che sono iscritti al catasto terreni (senza attribuzione di autonoma rendita e per i quali il decreto “Salva Italia” ha previsto l’obbligo di accatastamento entro il 30 novembre).

Per i terreni, inoltre, il calcolo fornito dal Ministero è stato fatto sulla stessa base imponibile della Ici terreni che conteneva franchigie che non sono state ancora riportate nella nuova norma. I numeri corretti - continuano le associazioni di categoria - sono stati portati al tavolo sull’Imu agricola presieduto dal sottosegretario all’Economia e ci auguriamo che il Governo e le commissioni Bilancio e Finanze dei due rami del Parlamento che stanno esaminando il decreto legge fiscale ne tengano conto.

Se lo Stato conta di incassare 224 milioni di euro come extragettito dalle aziende agricole faccia in modo - concludono Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri - che questa cifra - già un vero salasso per il settore - non venga superata rivedendo adeguatamente la norma”.

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