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ECCO “SLOW SEA LAND”, FORUM MEDITERRANEO PER LA PESCA, ORGANIZZATO DA SLOW FOOD ITALIA E REGIONE SICILIA. L’EDIZIONE 2012 (DALL’8 AL 10 GIUGNO) DI SCENA TRA LE STRADE DI MAZARA DEL VALLO (TRAPANI), INVASE DA CONVEGNI, LABORATORI E DEGUSTAZIONI

“Slow Sea Land”, il Forum Mediterraneo per la Pesca, per il pesce buono pulito e giusto, organizzato da Slow Food Italia e Regione Sicilia, avrà una cornice nuova per l’edizione 2012 (dall’8 al 10 giugno): a fare da sfondo all’evento saranno, per la prima volta, le vie del centro storico di Mazara del Vallo (Trapani). Attraverso convegni, laboratori e degustazioni, la manifestazione racconterà la ricchezza delle tradizioni produttive e delle culture gastronomiche che s’incontrano nel Mediterraneo. Il focus sarà sui prodotti ittici, ma accanto ai pesci si potranno trovare le produzioni tipiche dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum: oli e vini, pani e altri prodotti da forno, dolci e ortofrutta.
Nei tre giorni di “Slow Sea Land” le vie e le piazze della Casbah si animeranno con profumi e sapori del Mercato dove si potranno incontrare gli artigiani dei Presìdi Slow Food e delle comunità del cibo di Terra Madre, assaggiare e acquistare i prodotti tutelati dalla chiocciola e le tipicità della gastronomia mediterranea. Una piacevole sosta sarà quella alle Cucine di strada, espressione della cultura locale e del gusto non omologato, capace di adattarsi ai caratteri del mangiare moderno conservando le caratteristiche, i gusti e i principi originari. Immancabili i Laboratori del Gusto, in cui esperti di Slow Food, con la partecipazione di produttori e studiosi, si alterneranno trasformando la degustazione in un piacevole momento di conoscenza. E, a Mazara, ci saranno in programma 6 appuntamenti per gustare specie meno conosciute e sperimentare abbinamenti classici o innovativi (info: www.slowfood.it/slowfish).
“Proprio oggi - spiega l’assessore alle risorse agricole ed alimentari della Regione Sicilia, D’Antrassi - è stata istituita la Fondazione per la Dieta Mediterranea. Sarà la casa comune che accoglierà la nostra Regione, i Paesi del Nord Africa, e le Regioni del Sud Italia che saranno invitate al progetto. Questa Fondazione ha l’ambizioso obiettivo di dare alla Sicilia un ruolo centrale nelle relazioni dell’area mediterranea, per creare nuovi spazi per una politica estera industriale legata all’agroalimentare, mettendo al centro un comparto che ci unisce”. A presiederla sarà il professor Giorgio Calabrese, docente all’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza e all’Università degli studi di Torino, e ne faranno parte anche il professor Antonio Bacarella, Fausto Cantarelli, studioso della dieta mediterranea, e Giuseppe Carruba, oncologo esperto del rapporto tra alimentazione e salute.
“L’accordo con Slow Food - ha aggiunto l’assessore - fa parte di un approccio più ampio allo sviluppo del nostro agroalimentare nel Mediterraneo e a un nuovo modo di relazionarci con i Paesi del bacino, e la nuova Fondazione darà ulteriore impulso a questo rapporto”. La piattaforma Mediterraneo, del resto, ha dato vita negli anni ad una serie di iniziative che hanno visto Slow Food in prima fila: “molti progetti di Slow Food - racconta Daniele Buttignol, segretario nazionale di Slow Food Italia - guardano al continente africano, come quello dei “Mille orti in Africa”, ed è per questo che abbiamo scelto Mazara del Vallo, storicamente luogo di incontro e scambio tra i popoli del Mediterraneo.
Il tema centrale sarà quello legato ai prodotti ittici e alle tematiche relative alla sostenibilità delle tecniche di cattura e delle specie pescate. Mazara dal 2006 è sede del più importante Distretto produttivo della pesca del Mediterraneo e proprio nei giorni di Slow Sea Land, ospiterà un incontro dell’Osservatorio Mediterraneo della Pesca al quale, oltre ai membri delle istituzioni italiane preposte, partecipano rappresentanti di Tunisia, Egitto, Malta, Libia e Siria. La manifestazione offrirà quindi un’occasione per fare il punto sulle attuali politiche della pesca e approfondire i rapporti commerciali tra i Governi interessati”.

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