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“STOP A LOBBY ARANCIATA SENZA ARANCE CHE INGANNA I CONSUMATORI E DANNEGGIA AGRICOLTORI E LAVORATORI”: COSÌ LA COLDIRETTI SULLA “GUERRA DELLA ARANCE” TRA GOVERNO E MAGGIORANZA CHE VUOLE AUMENTARE “GIUSTAMENTE” DEL 20% IL SUCCO NELLE BIBITE

“Va fermata la lobby delle aranciate senza arance che fa affari con l’inganno dei consumatori e a danno degli agricoltori e dei lavoratori”: lo afferma la Coldiretti sulla “guerra della arance” che contrappone il Governo alla maggioranza che vuole, “giustamente” sottolinea l’organizzazione degli agricoltori, aumentare al 20% il contenuto di succo nelle bibite. Con il disegno di legge della maggioranza, infatti, secondo la Coldiretti, “si propone finalmente di cambiare una norma che permette di vendere l’acqua come fosse succo sulla base di una legge nazionale ormai datata (legge n. 286 del 1961) con la quale si prevede che le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse contengano appena il 12% di succo di agrumi vero”.

“Un inganno per i consumatori - aggiunge la Coldiretti - che mette di fatto anche un cappio al collo all’intera filiera agrumicola con lo sfruttamento dei lavoratori e dei produttori agricoli ai quali per le arance vengono riconosciuti circa 8 centesimi al chilo”. Ogni punto percentuale di succo di arancia in più oltre al 12% corrisponde all’utilizzo di 25 milioni di chili in più di arance pari a 560 ettari di agrumeto. L’aumento del succo contenuto nelle aranciate avrebbe anche positivi effetti per la salute con un aumento del consumo di frutta in Italia dove, conclude l’organizzazione, ci sono un milione di persone non mangiano mai frutta, secondo un’analisi Coldiretti/Censis, e si è verificato un preoccupante calo soprattutto tra i più giovani.

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