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“OCCORRE CHE IL GOVERNO CREI LE CONDIZIONI PER PORRE FINE AL RIPETERSI DI EPISODI CHE MINANO L’ECONOMIA AGRICOLA DI QUESTO PAESE”. COSÌ MANZATO, ASSESSORE VENETO ALL’AGRICOLTURA, SULLA VICENDA DEL RADICCHIO MAROCCHINO SPACCIATO PER QUELLO DI CHIOGGIA

“Occorre che lo Stato e il Governo creino le condizioni per porre fine al costante ripetersi di episodi che minano pesantemente la già provata economia agricola di questo Paese”. Così Franco Manzato, assessore veneto all’agricoltura e alla tutela dei consumatori, sulla “vergognosa vicenda” del radicchio marocchino spacciato per quello di Chioggia Igp.

“Purtroppo - ribadisce l’assessore - i segnali che vengono dal Governo centrale sono poco incoraggianti e la vicenda relativa alla disciplina della produzione del succo d’arancia, miseramente abortita, è la cartina di tornasole dell’inadeguatezza e dell’incapacità dell’esecutivo di far fronte a un fenomeno, quello della contraffazione, che si manifesta giorno dopo giorno sempre più come un’emergenza. Non sono più rinviabili quei provvedimenti che debbono garantire la completa rintracciabilità di prodotti di qualità come il radicchio di Chioggia - aggiunge Manzato - sia per preservare una coltivazione tradizionale di grande pregio, sia per tutelare le aziende locali che, anche senza questa azione truffaldina, debbono far fronte a un mercato sempre più ostico e meno remunerativo, sia per salvaguardare i consumatori dall’ennesimo imbroglio perpetrato ai loro danni. L’attuale sistema presenta troppe falle - conclude Manzato - e se non vogliamo che la barca affondi, chi ha il potere e la competenza deve intervenire senza ulteriori tentennamenti e rinvii. Noi abbiamo suggerimenti da dare su come muoversi: aspettiamo solo che ci consultino e che convochino gli organismi decisionali, cosa che oggi chiedo una volta di più”.

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