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1,46 MILIARDI DI ADULTI NEL MONDO È IN SOVRAPPESO, IN EUROPA LA METÀ DEGLI ADULTI E 1 BAMBINO SU 7 SONO AFFLITTI DAI CHILI DI TROPPO: ECCO LO STATO DELL’OBESITÀ NEL MONDO, AL CENTRO DELL’“OBESITY WEEK”, DI SCENA A PARMA DA 2 AL 14 OTTOBRE

Non Solo Vino
1 bambino su 7 in Europa è obeso

Il consumo di zucchero triplicato in 50 anni, l’abbandono diffuso della Dieta Mediterranea, la sedentarietà come regola di vita, l’abuso di calorie vuote e di grassi “non buoni”: ecco solo alcuni dei fattori negativi che hanno portato all’attuale situazione globale con 1,46 miliardi di adulti nel mondo in sovrappeso, con 297 milioni di donne e 205 milioni di uomini obesi, e con il tasso di obesità raddoppiato in 20 anni nel Vecchio Continente, con la metà degli europei adulti e 1 bambino su 7 afflitti dai chili di troppo. Lo dicono studi e rapporti internazionali sull’obesità, che, a Parma dal 2 al 14 ottobre, sarà al centro dell’“Obesity Week”, la settimana, ideata dal professor Leine Arsenio, già responsabile della struttura Malattie del Ricambio e Diabetologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, che riteneva non più sufficiente il solo “Obesity Day” (di scena il 7 ottobre), che coinvolgerà oltre al mondo sanitario, anche quello economico, sociale, culturale e religioso, per un “attacco” a tutto campo per sensibilizzare ai vantaggi di una dieta equilibrata, contro il sovrappeso e le patologie croniche ad esso collegate, come diabete, cancro, malattie respiratorie e cardiovascolari con un ricco programma di iniziative (info: www.obesityweek.info).
Sarà la “food valley” italiana, punto di riferimento per l’alimentazione, ad ospitare la “Settimana per la Prevenzione dell’Obesità”, all’edizione n. 5, che per un corretto stile di vita analizzerà tutti gli aspetti del cibo, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico, sociale, culturale e religioso, allo scopo di dare risposte adeguate al fenomeno dell’obesità: “bisogna incoraggiare tutti, in particolare i bambini dai 6 ai 12 anni, ad adottare abitudini più sane, non solo a tavola - spiega Leine Arsenio - ad esempio, soltanto 1 bambino europeo su 5 pratica una costante attività fisica, con una netta riduzione verso gli 11 anni. Secondo i principi di economia sanitaria, a cui si ispira la nostra iniziativa, per la prevenzione dell’obesità, soprattutto infantile, servono strategie basate sugli interventi multipli, piuttosto che sulle azioni individuali, per cui gli approcci devono riguardare diversi settori, compresi quelli dell’industria e dei media”.
L’“Obesity Week” cercherà di arginare con metodi mirati e aggiornati, come conferma il professor Arsenio, “le politiche di prevenzione dell’obesità, che si ritiene possano generare sostanziali guadagni di salute per una popolazione, potendosi ripagare da sole in modo totale, attraverso future riduzioni della spesa sanitaria, sono: le strategie di comunicazione e di informazione volte a migliorare la consapevolezza della popolazione riguardo ai benefici di un’alimentazione sana e di una regolare attività fisica; le misure fiscali per determinare, da un lato, l’aumento dei prezzi dei cibi con ingredienti non salutari e, dall’altro, ridurre il costo di alimenti salubri, ricchi di fibre; in proposito, secondo l’Università della California a San Francisco (Usa), il consumo di zucchero dovrebbe essere regolamentato per mezzo di una tassa ad hoc e già Danimarca e Ungheria hanno tassato i grassi saturi e la Francia i soft drink e le normative atte a potenziare l’informazione nutrizionale o a limitare il mercato degli alimenti non salutari per i bambini”.
Per raggiungere l’obiettivo stabilito, gli organizzatori dell’“Obesity Week”, tra cui l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, la Fondazione Sisterion e la Casa editrice Mattioli1885, hanno pensato un ricco programma, che affronterà la questione del sovrappeso anche in ambiti non comuni, portando all’attenzione di tutti rapporti e intrecci tra cibo e altri fatti dell’esistenza, che vanno da “obesità e sonno” ad “alimentazione e bioetica”, fino a “dieta, proteine e attività fisica”: si partirà il 2 ottobre con “I martedì dell’ordine” di scena all’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Parma sul tema obesità e sonno; il 5 ottobre, invece, nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma interverranno gli esperti in merito a tutti gli aspetti dell’obesità con il congresso “Da qui … all’obesità”. Gli appuntamenti continueranno con “Crescere in armonia ed educare al benessere: la prevenzione dell’obesità”, con l’informazione e la formazione sulla ristorazione nelle scuole dell’obbligo del Comune di Parma, di scena il 6 ottobre. Il 7 ottobre, invece, sarà l’“Obesity Day”, quando i sanitari incontreranno i cittadini in ospedale per promuovere una corretta informazione e valutazione dello stato di salute. Il 9 ottobre si parlerà di “Alimentazione e Bioetica”, mentre l’11 ottobre di “Dieta, proteine e attività fisica”, sempre nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Per finire, il 14 ottobre, sarà la volta della “Giornata internazionale dell’alimentazione”.

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