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IN AGRICOLTURA CALDO E SICCITÀ PIAGA ANCHE PER L’OCCUPAZIONE: CON IL CROLLO DEI RACCOLTI MOLTI DEI 200.000 GIOVANI CHE LAVORANO NELLE CAMPAGNE RISCHIANO IL POSTO DI LAVORO. COSÌ COLDIRETTI SULL’ANALISI CGIL SULLE PERSONE IN SOFFERENZA OCCUPAZIONALE

Alla conta dei danni in agricoltura dovuti alle particolari condizioni climatiche di questa tormentata estate adesso si aggiunge anche il rischio che molti dei 200.000 giovani impegnati nelle attività di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia possano perdere il lavoro a causa del crollo dei raccolti agricoli che va dal 22% per le pere al 13% per le mele, al 50% per il pomodoro in Puglia e al 5% per la vendemmia, prospettiva negativa dopo l’incremento record del numero dei lavoratori del 10,1% nel secondo trimestre 2012. Parola di Coldiretti che commenta l’analisi della Cgil sulle persone in sofferenza occupazionale in Italia.

Sui dati relativi all’occupazione nel terzo trimestre si farà sentire purtroppo il crollo dei raccolti agricoli che, sottolinea la Coldiretti, che richiedono un elevato impiego di manodopera. Si tratta, precisa la Coldiretti, degli effetti negativi dell’andamento climatico sfavorevole che ha provocato danni diretti per circa 3 miliardi di euro all’agricoltura nazionale, ma con effetti anche sull’indotto in termini economici e occupazionali. Una prospettiva negativa dopo che l’agricoltura è stato il settore che ha fatto registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 10,1% nel secondo trimestre, in netta controtendenza con l’andamento generale. Si stima peraltro, conclude la Coldiretti, che abbia meno di 40 anni 1 lavoratore dipendente su 4 assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani e immigrati che hanno abbondantemente superato quota 100.000.

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