02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

A +18% L’EXPORT DI VINO E CIBO MADE IN ITALY SORPASSA QUELLO DELLE AUTO A -14% NEGLI ULTIMI 5 ANNI: LO RICORDA COLDIRETTI IN OCCASIONE DELLA VISITA DEL PREMIER MARIO MONTI AL NUOVO STABILIMENTO BARILLA PER I SUGHI PRONTI (50% PER L’ESTERO) A RUBBIANO

Con un aumento del 18% le esportazioni di vino e cibo made in Italy sorpassano quelle di automobili e rimorchi in calo del 14% negli ultimi cinque anni. Lo ricorda un’analisi della Coldiretti in occasione della visita inaugurale del Presidente del Consiglio Mario Monti allo stabilimento Barilla di Rubbiano dove saranno prodotti sughi pronti destinati per il 50% all’estero. Per effetto del sorpasso le esportazioni di prodotti agroalimentari, sottolinea in particolare la Coldiretti, hanno raggiunto 15,2 miliardi di euro mentre al contrario le spedizioni di automobili, rimorchi e semirimorchi si sono fermate a 13,2 miliardi di euro, nella prima metà del 2012. Tanto che, se l’andamento positivo sarà confermato nei prossimi mesi, il valore dell’export agroalimentare è destinato a far segnare a fine anno il nuovo record con un valore delle spedizioni, stima la Coldiretti, superiore ai 30 miliardi di euro fatti registrare nel 2011.

Ad aumentare, precisa la Coldiretti, sono state le esportazioni dei prodotti simbolo del made in Italy alimentare come ad esempio la pasta che fa segnare un incremento in valore del 7% o le conserve di pomodoro che crescono dell’8% nel primo semestre del 2012 sullo stesso periodo del 2012. Un risultato importante poiché l’agroalimentare svolge in realtà, continua la Coldiretti, un effetto traino per l’intero made in Italy all’estero dove il buon cibo italiano contribuisce in misura determinante a valorizzare l’immagine dell’Italia all’estero.

L’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela nei confronti dell’“agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. All’estero, precisa la Coldiretti, il falso made il Italy a tavola fattura 50 miliardi di euro e sono falsi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre. Un inganno favorito dalla mancanza di trasparenza in etichetta per la quale anche nell’Unione Europea non si prevede l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima utilizzata negli alimenti come stabilisce una legge sostenuta dalla Coldiretti e approvata all’unanimità dal Parlamento italiano ma rimasta fino ad ora inapplicata.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli