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AGROALIMENTARE ITALIANO ALLA CONQUISTA DEI PAESI EXTRA UE: 9,9 MILIARDI DI EURO IL VALORE DELL’EXPORT STIMATO NEL 2012. E SE I CINESI VANNO PAZZI PER LA PASTA (+113%), DALL’ASIA AGLI USA È IL VINO IL PIÙ ESPORTATO (2,2 MILIARDI). PAROLA DI COLDIRETTI

Le vendite di pasta italiana in Cina sono più che raddoppiate a conferma del ruolo trainante per l’intero made in Italy all’estero dell’agroalimentare, che nel 2012 raggiungerà il massimo di sempre, superando quota 31 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in merito ai dati sul commercio extra Ue diffusi dall’Istat. Nei Paesi non Ue viene esportato circa un terzo dei prodotti agroalimentari italiani, per un valore stimato per l’intero 2012 in 9,9 miliardi di euro (+11%). In particolare, il made in Italy va forte negli Stati Uniti con 2,6 miliardi di euro (+10%) e soprattutto nei mercati emergenti come quelli asiatici con 2,4 miliardi di euro dove si è avuto l’incremento maggiore con un +20%.

E tra i principali settori, il prodotto più esportato nei Paesi extra Ue è il vino, con 2,2 miliardi (+11%). Analizzando le performance dei prodotti nei singoli stati, si scoprono aspetti sorprendenti, evidenzia Coldiretti, con la crescita addirittura del 50% della vendita di riso italiano in Cina. Il Paese asiatico si conferma terra di conquista anche per Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che triplicano, nonostante la tradizionale opposizione al consumo di prodotti lattiero-caseari da parte dei cittadini asiatici. Raddoppiano anche i salumi in Giappone, ma sotto la bandiera tricolore, prosegue la Coldiretti, crescono persino le esportazioni di cous cous in Africa.

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