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“ANCHE IN TEMPO DI CRISI AGRICOLTURA DA’ LAVORO E IL VALORE AGGIUNTO È TORNATO A CRESCERE”: COSÌ GUIDI, PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA. FORNERO: “A GENNAIO TAVOLO AMMORTIZZATORI SETTORE”. BOTTA/RISPOSTA GUIDI-PASSERA SU PROPOSTE PER LA CRESCITA

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Il presidente di Confagricoltura Mario Guidi

“Ci si ricorda dell’agricoltura e del lavoro agricolo solo quando la cronaca denuncia gravi episodi criminali, come lo sfruttamento dei clandestini o le truffe all’Inps. Ma l’agricoltura non è questo; è un settore vitale, innovativo, eclettico e con grandi potenzialità di crescita. Lo dimostra il fatto che, nonostante la congiuntura negativa, il mercato del lavoro è in lieve crescita ed il valore aggiunto è tornato ad essere positivo”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel suo intervento al convegno su “Lavoro, occupazione, produttività” promosso dall’orgonizzazione agricola a Roma. La conferma nei numeri: l’occupazione in agricoltura è stata sostanzialmente stabile, con vari momenti di crescita nell’ultimo decennio. Ed anche nel 2012, nonostante la crisi, continua ad aumentare. Nel primo trimestre l’assunzione di manodopera ha registrato un +6,7% (+0,8% l’occupazione di autonomi e dipendenti), nel secondo ha superato l’incremento a due cifre a +10,1% (+6,2% di autonomi e dipendenti). “L’occupazione dipendente del settore agricolo rappresenta - ha ribadito il presidente di Confagricoltura - una quota importante del mercato del lavoro del nostro Paese, sia in termini quantitativi, sia qualitativi. Merita quindi la massima considerazione all’interno del contesto economico e sociale del Paese e pari dignità rispetto al mercato del lavoro degli altri settori”.

A proposito della riforma Fornero, il presidente Guidi ha però rimarcato l’assenza di Confagricoltura al tavolo ufficiale di confronto tra Governo e parti sociali. “Non vi può essere - ha commentato - scarsa attenzione sulle questioni dell’occupazione agricola, nella errata convinzione che le esigenze delle imprese agricole non siano omogenee a quelle di qualsiasi altro settore”. Intervenendo al convegno, il Ministro del Lavoro Elsa Fornero - che ha detto di coltivare un proprio orto e che lavorare in agricoltura “mantiene giovani” - ha sottolineato che il Governo è pronto ad aprire a gennaio un tavolo con il settore agricolo per un “riflessione” sugli ammortizzatori sociali nel settore. “Abbiamo riflettuto sulla possibilità di estendere la riforma degli ammortizzatori sociali al settore agricolo ma abbiamo deciso di no. Non perché siamo soddisfatti della situazione attuale ma perché avrebbe allungato i tempi della riforma. Ma una riflessione va aperta sugli ammortizzatori sociali del settore. Non sono sempre usati nel modo più corretto”. Da gennaio, quindi, il Governo è pronto al confronto con la speranza che ci sia “mente aperta e spirito costruttivo”.

Secondo Confagricoltura il tessuto produttivo sta cambiando e si va verso un’agricoltura più professionale e strutturata in grado di assicurare occupazione più stabile e di qualità. A fronte di una riduzione del numero complessivo delle aziende aumenta la loro dimensione media, crescono gli imprenditori agricoli professionali e aumentano le società agricole di persone e di capitali. “Questo processo - ha detto il presidente Mario Guidi - va favorito e non penalizzato, come invece succederà con la legge di stabilità per il 2013 che elimina, per le società agricole, la possibilità di optare per la determinazione del reddito su base catastale”. Apprezzando i risultati del mondo agricolo, che tra “i settori che hanno ampiamente superato la crisi e che sanno esprimere crescita”, dal convegno, il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha detto che “la fiscalità deve essere migliorata e ritarata sull’esigenza della crescita”, e che la norma della legge di stabilità che scoraggia la conduzione in forma societaria delle imprese agricole perché elimina l’opzione sulla tassazione sui redditi catastali anziché a bilancio “va ridisegnata”. “Auspico che in sede di conversione in legge del decreto - ha detto il Ministro accogliendo le richieste di Confagricoltura - si aggiusti il tema dell’opzionalità tra fiscalità legata a bilanci e redditi catastali”.

Urge, infatti, secondo Confagricoltura, favorire e sviluppare l’esercizio in forma societaria dell’impresa agricola in un settore caratterizzato ancora oggi da un’eccessiva frammentazione del tessuto produttivo e da piccole dimensioni aziendali. Del resto i dati dimostrano che è proprio nelle società e nelle imprese più professionalizzate che si concentra l’occupazione dipendente. Queste imprese hanno gli stessi problemi e incontrano le medesime difficoltà delle imprese degli altri settori produttivi: elevata pressione fiscale e contributiva sul lavoro, bassa produttività, eccesso di burocrazia.

Accanto a questo, il presidente di Confagricoltura Guidi ha evidenziato le proposte per consentire alle imprese agricole di crescere in termini occupazionali e di migliorare la produttività: estendere le misure di riduzione del cuneo fiscale alle aziende agricole che occupano operai a tempo determinato con garanzia occupazionale di almeno 100 giornate; rendere strutturali, certi e di semplice applicazione gli incentivi fiscali e contributivi sulle erogazioni legate alla produttività; rivedere le aliquote antinfortunistiche del settore agricolo, oggi sovradimensionate; bloccare gli aumenti annuali dello 0,20% delle aliquote pensionistiche agricole; introdurre le “assunzioni di gruppo”, ovvero l’assunzione congiunta da parte di imprese che fanno capo allo stesso gruppo, o legate da un contratto di rete, o riconducibili ad uno stesso proprietario oppure ad uno stesso nucleo familiare (ferma restando la responsabilità di tutte le imprese che hanno proceduto all’assunzione nei confronti del lavoratore e delle amministrazioni previdenziali e fiscali). Su questo punto, in particolare, Confagricoltura ha sottolineato che c’è molto ancora da fare per snellire la burocrazia delle assunzioni, soprattutto per i rapporti di lavoro agricolo stagionale che sono assoggettati alle stesse identiche procedure previste per la generalità dei rapporti di lavoro dipendente, ricordando che, per questo tipo di rapporti invece, proprio in ragione delle loro caratteristiche - durata contenuta, reiterazione nel corso dell’anno, particolarità della prestazione lavorativa - è necessario prevedere importanti semplificazioni amministrative trattandosi di rapporti piuttosto diffusi e instaurati per far fronte ad esigenze temporanee. Per l’organizzazione la proposta delle “assunzioni di gruppo” risponde all’esigenza di semplificare i rapporti di lavoro instaurati tra singoli lavoratori ed una pluralità di datori di lavoro che, pur distinti dal punto di vista giuridico, operano di fatto in modo molto simile ad un’unica azienda. Attualmente queste imprese - piuttosto diffuse nel nostro tessuto produttivo - debbono assumere ciascuna i propri dipendenti, non essendo possibile procedere ad una assunzione di gruppo. Questa procedura però per Confagricoltura crea notevoli difficoltà operative in quanto non è sempre agevole individuare preventivamente i periodi in cui il lavoratore sarà chiamato a prestare la propria opera nelle varie aziende del gruppo, che sono gestite economicamente come un unicum. La proposta, ha rimarcato Confagricoltura, è a “costo zero” per la finanza pubblica, avrebbe inoltre il merito di favorire processi aggregativi tra le imprese e di stabilizzare l’occupazione in agricoltura con conseguenti risparmi per le casse dell’Inps in termini di prestazioni temporanee (disoccupazione, etc.), garantendo oltretutto una maggiore stabilità del rapporto.

E tra le proposte dell’organizzazione per far crescere le imprese agricole, ci sono, infine, quelle di attuare le semplificazioni previste dal T.U. Infortuni per i lavoratori stagionali sulla base delle indicazioni fornite dall’Avviso comune del settembre 2011, ed applicare gli sgravi già previsti dalla normativa vigente alle imprese virtuose in materia di salute e sicurezza sul lavoro. E anche l’appello lanciato dal presidente di Confagricoltura affinché l’agricoltura sia presente al tavolo sulla produttività è stato raccolto dal Ministro Passera: “tutti i tavoli - ha detto - dovranno sempre vedere il mondo agricolo presente e attivo”.

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