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-8,7% SUL 2011 GLI ITALIANI NEI LOCALI PER LE FESTE MA DISPOSTI A SPENDERE DI PIÙ. A NATALE APERTO L’80% DEI RISTORANTI, IL 26,3% CON PREZZI RIDOTTI E MENU A 52 EURO. A CAPODANNO CENONE A 77 EURO NEL 63% DEI RISTORANTI. ECCO LE FESTE PER LA FIPE

Non Solo Vino
Più casalingo il Natale 2012 degli italiani

Fra difficoltà economiche e consuetudine calano gli italiani che festeggeranno le feste nei locali fuori casa (il 68,4% preferisce le mura domestiche per abitudine e il 22,2% per ragioni economiche), passando dal 23,7% del 2011 al 15% (-8,7%), ma il 14,9% sarà disposto a spendere di più sul 2011 (+5,2%) e il 25,8% non si pone proprio il problema dei costi. E seppur nella consapevolezza che quasi tutti gli italiani staranno in casa, a Natale l’80% dei ristoranti sarà in attività e il 26,3% ha ridotto i prezzi, spesso e volentieri (70%) con un menu tutto compreso mediamente a 52 euro. A Capodanno, invece, menu fisso in media a 77 euro nel 63% dei ristoranti, mentre il 35% opterà per la formula classica “cenone più veglione” a 81 euro. Ecco le feste a tinte chiaro-scure dipinto dalla Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, su un’indagine Format-Research.
“Il clima di difficoltà economica aggravato dalle incertezze politiche - spiega il presidente Fipe-Confcommercio Lino Stoppani - ha fatto ridurre il numero degli italiani disposti ad uscire dalle mura domestiche dove il lavoro per le feste è comunque faticoso. Non a caso spesso si va fuori casa per evitare di organizzare, cucinare, rassettare e pulire. Per fortuna il ristorante consente di vivere la festa in un clima di intimità familiare molto simile a quello della propria abitazione”.
Natale e Capodanno sono le feste per eccellenza a carattere familiare e, infatti, solo il 7,2% le trascorrerà certamente in un locale pubblico e il 7,8% prevede di optare per questa soluzione, nella convinzione che tale ipotesi si tramuterà in realtà. Sempre nella percentuale di chi starà fuori casa, la stragrande maggioranza preferisce la compagnia degli amici (75,4%) a quella dei familiari. Non a caso, la festa per eccellenza da trascorrere nel locale è quella di San Silvestro scelta come occasione dall’88,4% del campione. L’idea di base è, infatti, quella di rilassarsi senza preoccupazione dei preparativi (45,9%), di divertirsi ballando e cantando (35,2%) e di visitare posti nuovi (22,7%), con il 68,2% di italiani che rimarrà in città e 31,8% che andrà fuori.
Ancora non sono in molti ad aver già prenotato: quasi il 40% dichiara di essersi mosso per tempo e di aver concentrato la prenotazione per l’occasione dell’ultimo dell’anno (81,1%). La festività di Santo Stefano non preoccupa gli italiani sotto il profilo del full booked e a dieci giorni dalle prime festività sono ancora la maggioranza assoluta a non essersi preoccupati di garantirsi un posto nei locali. Fra chi, invece, non festeggia fuori casa predomina la motivazione legata alla consuetudine (68,4%) e nel 22,2% dei casi ci sono ragioni economiche alla base della scelta.
Seppur nella consapevolezza che quasi tutti gli italiani staranno in casa nelle due giornate natalizie, l’80% dei ristoranti sarà in attività e di questi il 26,3% ha ridotto i prezzi, spesso e volentieri (70%) con un menu tutto compreso mediamente a 52 euro. Meglio andrà dal punto di vista degli incassi per il Capodanno. Il cenone a menu fisso costerà in media 77 euro e sarà offerto dal 63% dei ristoranti consapevoli che secondo le nuove tendenze il brindisi si preferisce nelle piazze, mentre un buon 35% opterà per la formula classica “cenone più veglione” a 81 euro.

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