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“L’ITALIA VIOLA NORME UE IN MATERIA DI INQUINAMENTO DELLE ACQUE A CAUSA DELL’USO DI FERTILIZZANTI AZOTATI”. CON DECRETO SVILUPPO AZZERATA PER UN ANNO LA DIRETTIVA SUI NITRATI. È LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE, CHE CHIEDE L’INTERVENTO DELLA COMMISSIONE UE

“L’Italia viola il diritto comunitario in materia di inquinamento delle acque a causa dell’uso di fertilizzanti azotati”. Legambiente denuncia che nella legge di conversione del Decreto Sviluppo (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 dicembre) un articolo “azzera per un anno intero” l’attuazione della Direttiva Europea sui nitrati del 1991, che stabilisce limiti all’impiego di fertilizzanti azotati in agricoltura per impedire che vengano inquinati fiumi e laghi, e chiede alla Commissione Europea di “agire subito per evitare gravi contraccolpi sul sostegno all’agricoltura italiana”.

Un articolo a dir poco sovversivo nei confronti del diritto comunitario, sottolinea Legambiente, frutto di un emendamento presentato in extremis dall’onorevole Enzo Ghigo. Per questo, con una denuncia inviata a Bruxelles, Legambiente chiede l’immediata attivazione dei poteri della Commissione europea per ripristinare la certezza del diritto comunitario nel nostro Paese.

“Non esitiamo a definire grave e irresponsabile questo testo - sottolinea il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - perché l’attuazione della direttiva nitrati richiede investimenti fondamentali per il risanamento delle acque superficiali e dei bacini marini del nostro Paese. E perché aprire un simile conflitto con le norme comunitarie significa vanificare gli investimenti fatti da migliaia di imprenditori agricoli onesti, ed esporre la nostra agricoltura al rischio di un severo taglio delle misure di sostegno comunitario, vincolato al fondamentale rispetto delle norme in materia di tutela ambientale”.

Accogliamo positivamente, conclude Legambiente, l’apertura di tavoli di verifica e di rimodulazione dell’attuazione della norma. Ma riteniamo intollerabile che il nostro legislatore possa pensare di risolvere i problemi stabilendo la libertà di inquinare attraverso un colpo di spugna su norme che devono valere per tutti i Paesi membri.

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