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UN FIUME DI LATTE LEGA L’EUROPA ALLA CINA. VOLA L’EXPORT DEL “BIANCO” EUROPEO NEL CELESTE IMPERO: LE ESPORTAZIONI DI LATTE CONFEZIONATO MADE IN UE A +50% NEL 2012. A DIRLO I DATI DI FIERAGRICOLA (VERONA, 6/9 FEBBRAIO 2014)

Un fiume di latte lega l’Europa alla Cina: le esportazioni di latte confezionato made in Ue hanno registrato un balzo in avanti nel 2012 a +50,99%, performance che hanno mantenuto il segno positivo anche nei primi due mesi del 2013. L’export del latte confezionato nel mese di gennaio ha toccato quota 32.000 tonnellate (+ 52% sullo stesso periodo dell’anno precedente). Nei mesi di gennaio e febbraio 2013, la Cina ha registrato complessivamente un boom del 181,53% sullo stesso periodo del 2012, e per il latte tricolore si apre una nuova frontiera. A scattare la fotografia del settore è Fieragricola, l’evento tutto dedicato all’agricoltura di scena a Verona dal 6 al 9 febbraio 2014, che commenta i dati di Clal, il più autorevole portale dedicato al mondo lattiero caseario (info: www.fieragricola.it).
Osservando la sezione “Dairy Alert” sul sito di Clal, dedicata ai flussi commerciali e alle più recenti e rilevanti variazioni dei mercati, sono indicati i volumi complessivi dell’export Ue-27 di latte confezionato 2012, prossimi alle 318.000 tonnellate, con un trend che varia dal +26,6% a marzo sullo stesso mese del 2011, fino al +97,4% di giugno 2012 sullo stesso periodo del 2011. La Cina guida l’import, la Germania l’export comunitario. Il Paese del Dragone, con 56.000 tonnellate è al top della classifica dei principali Paesi destinatari del latte confezionato made in Ue. I volumi sono più che raddoppiati, tenuto conto che nel 2011 le esportazioni verso la Cina si fermarono a 21.199 tonnellate, dietro la Mauritania (25.670 tonnellate). Il latte confezionato dell’Unione europea, secondo le elaborazioni di Clal su dati Gtis, ha preso nel 2012 anche altre destinazioni: Mauritania (30.617 tonnellate), Libia (27.015 tonnellate), Angola (24.052 tonnellate) e Melilla, enclave spagnola sulle coste del Marocco, che gode di un regime fiscale agevolato e ha importato 20.839 tonnellate. Con 42.646 tonnellate, la Germania è il principale esportatore verso la Cina.
Opportunità anche per l’Italia. All’Osservatorio di Fieragricola risulta, infatti, che siano giunte proprio da Pechino e Shangai alcune importanti richieste di latte. Distogliendo dai circuiti delle produzioni casearie Dop ingenti quantità di latte, è facile presumere che gli effetti non potranno che essere positivi per il mercato. Per il latte tricolore si apre una nuova, interessante frontiera.

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