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LEZIONI SUL “CAMPO” PER RICOMINCIARE PASSANDO DAL BIO E DALLA BIODIVERSITÀ FRA ORTAGGI, PIANTE OFFICINALI E AROMATICHE ANTICHE E AUTOCTONE, CHE DIVENTANO UN’OPPORTUNITÀ PER GIOVANI DETENUTI. AL VIA SU E GIÙ PER L’ITALIA “RICOMINCIO DAL BIO” BY AIAB

Lezioni sul “campo” per ricominciare passando dal bio e dalla biodiversità fra ortaggi, piante officinali e aromatiche di varietà antiche e autoctone, che diventano un’opportunità per giovani detenuti. Al via “Ricomincio dal Bio”, il progetto dell’Aiab-Associazione Italiana Agricoltura Biologica (realizzato con il contributo del Fondo per l’Associazionismo - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e in collaborazione con Ministero della Giustizia e con i Centri per la Giustizia Minorile di Toscana, Lazio, Abruzzo Molise e Marche, Campania e Sicilia e dei Garanti dei detenuti della Regione Lazio e del Comune di Firenze) per realizzare gli orti biologici all’interno degli istituti, in cui i ragazzi coltiveranno varietà antiche e autoctone per valorizzare la biodiversità e le produzioni tipiche dei territori. Ad essere coinvolti saranno circa 70 ragazzi e ragazze degli istituti di Palermo, Roma, Pontremoli (Massa Carrara), L’Aquila, Airola (Benevento) e la comunità Borgo Amigò di Roma, due classi di età: i “minori” tra i 14 e i 18 anni e “giovani adulti” tra i 18 e i 21, detenuti negli Istituti Penali per Minorenni e in esecuzione penale esterna al carcere.
Un’attenzione particolare, spiega l’Aiab, sarà data alla biodiversità. Si coltiveranno, infatti, ortaggi e piante officinali e aromatiche di varietà antiche e autoctone, messi a disposizione di aziende dell’associazione o di banche dei semi. Il carattere esperienziale della didattica mira a creare curiosità e interesse per la cura delle piante e trasferire, nello stesso tempo, le competenze di base dell’orticoltura biologica. Saranno queste conoscenze che potranno garantire loro un futuro inserimento lavorativo in aziende agricole grazie alla rete creata dal progetto tra istituzioni penitenziarie e realtà professionali. L’iniziativa rientra nel progetto di Aiab “Ricomincio dal Bio” che coinvolge giovani minori sottoposti a misure penali, presenti negli istituti o affidati a servizi sociali. Il progetto si propone, tramite la pratica dell’orticoltura biologica e grazie all’apprendimento sul campo e l’affidamento di precise responsabilità nella cura delle piante, di offrire ai ragazzi un’opportunità in più di formazione, responsabilizzazione e reinserimento sociale.
“Il lavoro in agricoltura per le sue caratteristiche di flessibilità e multifunzionalità e per il rapporto che implica con l’ambiente ha rivelato un alto potere di auto responsabilizzazione: prendersi cura di piante e animali aiuta a prendersi cura di sé - spiega Anna Ciaperoni, responsabile agricoltura sociale di Aiab - e ciò è particolarmente importante per persone soggette alla restrizione della libertà, soprattutto nella fase formativa dei minori. Un percorso che, coniugato all’apprendimento del metodo di agricoltura bio, può determinare anche una specifica competenza professionale per questi ragazzi ed offrire loro una prospettiva per il futuro”.
Info: www.aiab.it

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