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VOLA L’EXPORT DELL’“ORO VERDE” MADE IN ITALY: NEL 2012 +3,5% SUL 2011, A 416.000 TONNELLATE. LE CARTE VINCENTI GLI EXTRA VERGINI E VERGINI (70% DELLE VENDITE ALL’ESTERO). I MERCATI CON LE MIGLIORI PERFORMANCE? USA, GERMANIA E GIAPPONE. COSÌ UNAPROL

Non Solo Vino
Vola l’export dell’“oro verde” made in Italy

Vola l’export dell’“oro verde” made in Italy: nel 2012 +3,5% sul 2011, a 416.000 tonnellate. Le carte vincenti gli extra vergini e vergini, che concorrono al 70% delle vendite all’estero. I mercati con le migliori performance? Usa, con 133.000 tonnellate di olio esportato (+5,3% in quantità e +4% in valore), Germania dove si sono raggiunti livelli di 48.000 tonnellate (+6,6% in volume e +3,2% in valore) e Giappone, dove si è registrato un balzo del 24% in quantità e del 20% in valore. E tra i Paesi nuovi consumatori Cina e Russia, con un incremento dell’export del 18% sia in volume sia in valore. Così Unaprol scatta la fotografia dell’export dell’olio made in Italy a “TuttoFood”, la fiera dell’alimentare per eccellenza, di scena a Milano, dal 19 al 22 maggio.
“È un buon segnale - commenta Pietro Sandali, direttore generale di Unaprol - che denota il dinamismo delle imprese italiane nel produrre prodotti di buona ed alta qualità”. Dall’analisi Unaprol sugli scambi commerciali risulta inoltre che nel 2012 l’Italia ha acquistato dall’estero olio per circa 1 miliardo e 100 milioni di euro. I volumi importati hanno raggiunto le 600.000 tonnellate, ma hanno registrato una flessione del 4,2% attribuibile in misura maggiore al segmento degli oli d’oliva. Gli approvvigionamenti dalla Spagna hanno subito una contrazione del 12%, in scia soprattutto alla diminuzione della produzione spagnola. L’Italia, conclude Unaprol, si conferma terzo produttore in ambito Ue, dopo Spagna e Grecia. Sicilia e Puglia le regioni leader di produzione per le olive da tavola con una quota, rispettivamente, del 41% e del 25%.
Info: www.tuttofood.it

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