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ALTRO CHE “FORNELLI MANIA” IN TV O SUL WEB: IL 71% DEGLI ITALIANI IMPARA A CUCINARE DAI CONSIGLI DI MAMME E NONNE. E LO SHARING DELLE RICETTE PER IL 76% SI FA CON APPUNTI O A VOCE. È LA TRADIZIONE IL “NUOVO” TREND IN CUCINA PER L’INDAGINE DOXA-AIC

Non Solo Vino
La cucina si impara dalla nonna e dalla mamma

Altro che corsi di cucina, social network e trasmissioni televisive dedicate al cibo: oggi il 71% degli italiani impara a cucinare seguendo ancora alla lettera i consigli delle mamme e delle nonne, detentrici del sapere culinario. E le ricette si condividono esattamente come una volta, con 8 italiani su 10 (76%) che si passano suggerimenti esclusivamente con appunti scritti o a voce. Il web che piace solo ai più giovani, qualità e sicurezza sempre più ricercate e gli uomini sempre più in ascesa fra le pentole di casa Quelli custoditi gelosamente nel cassetto di famiglia e tramandati di generazione in generazione. A “ribaltare la frittata” e a svelare che per gli italiani non è la “fornelli mania” sul piccolo schermo o sul web a fare scuola fra mura domestiche è l’indagine Doxa “La cucina italiana oggi” commissionata dall’Accademia Italiana della Cucina (Aic) e presentata in occasione dei suoi sessanta anni (www.accademiaitalianacucina.it).
Dunque, spiega l’accademia, al di là dell’indiscutibile successo mediatico con circa 7 italiani su 10 che guardano le trasmissioni dedicate al cibo, solo il 18% dei telespettatori poi prende spunto da questi programmi per sperimentare le ricette a casa. Insomma, il fenomeno è importante ma il suo impatto sulle abitudini di casa è molto circoscritto.

Focus - Ecco, allora, tutti trend ai fornelli secondo l’indagine Doxa ...

- Tengono i libri di cucina: 8 italiani su 10 ne hanno a casa almeno uno
Se la famiglia rimane il baluardo inossidabile da cui apprendere il sapere culinario, il “vecchio” libro di cucina è al secondo posto (25%) nelle fonti attraverso le quali si impara a cucinare. I libri dedicati al cibo sono molto diffusi nelle nostre case: l’80% degli italiani ne possiede almeno uno, mentre circa la metà (46%) ne ha più di cinque e un buon 20% ne possiede addirittura più di dieci. Quelli che vanno per la maggiore sono ancora, sottolinea l’indagine, “Il Cucchiaio d’argento”, il “Talismano della felicità”, l’”Artusi” e, tra i modernissimi, la “Prova del Cuoco” e “Benedetta Parodi”.
- Solo 1 italiano su 10 impara dal web, che piace solo ai più giovani
Se è vero che solo il 10% degli italiani impara a cucinare da internet (blog, siti gastronomici), il dato quasi si triplica (25%) nel caso degli under 30. Le nuove generazioni, dunque, sembrano guidare una piccola rivoluzione culturale rispetto alla tendenza dominante che vede la tradizione familiare trionfare tra le fonti di apprendimento. Infine, secondo l’indagine, gli autodidatti sono il 10% della popolazione mentre sono ancora meno quelli che si sono formati attraverso corsi di cucina (5%).
- È la donna la regina dei fornelli di casa, ma gli uomini sono in ascesa: il 55% dice di saper cucinare bene
Analizzando i ruoli in cucina, in generale gli italiani si reputano dei bravi cuochi: il 73% dichiara di essere una persona che sa cucinare bene (nel caso delle donne l’autostima sale all’89%). Ma se nell’alta ristorazione sono soprattutto gli uomini a farla da padrone, a casa la regina dei fornelli rimane la donna, che in oltre 9 famiglie su 10 ricopre il ruolo di “chef di casa”. Il gentil sesso vede crescere il suo peso anche fuori dalle mura domestiche come dimostra il fatto che il 4% delle donne fa parte di associazioni gastronomiche, una presenza doppia rispetto a quella degli uomini (2%). Ma anche gli uomini non stanno a guardare e reclamano sempre più spazio davanti ai fornelli: oggi oltre la metà (55%) dichiara di saper cucinare bene.
- La famiglia a tavola? In media tre persone a pasto e si sta ai fornelli un’ora al dì
Il desco familiare, secondo l’indagine, riunisce in media 3 persone e in particolare 2,8 per il pranzo e 3,1 per la cena: il condividere, lo stare insieme, resta quindi un must dell’alimentazione degli italiani. Curioso il dato che indica il tempo passato ai fornelli: nei giorni feriali la media giornaliera è di circa un’ora (tra pranzo e cena), ma c’è un 35% di italiani che passa da un’ora a due ore, tutti i giorni, tra i fornelli. Nei giorni di festa questo tempo si dilata fino a una media di un’ora e 18 minuti, con 3 italiani su 10 (28%) che cucinano addirittura per oltre 2 ore. A dispetto, spiega l’Accademia, di chi ha detto che in Italia nessuno aveva più voglia di faticare e si preferivano cibi pronti precotti.
- Qualità, sicurezza, salute e benessere: ecco i valori che si portano in tavola
“Una volta - sottolinea Paolo Petroni, presidente del Centro Studi dell’Accademia - davanti ad un piatto fumante, si diceva: “Sarà buono?”. Oggi ci domandiamo per prima cosa: “Mi farà male?”. Infatti, quando cucinano, gli italiani si ispirano in particolare ai valori di qualità, sicurezza, salute e benessere, considerati “determinanti” per quasi il 70% dei nostri connazionali. Più indietro troviamo “tradizione e gusto”, “praticità e velocità” mentre “innovazione e sperimentazione” si colloca all’ultimo posto, con un picco positivo per le classi più giovani fino a 40 anni”.

Focus - I 60 anni dell’Accademia Italiana della Cucina. Buon compleanno!

7600 associati, 212 delegazioni in Italia e 79 delegazioni all’estero. Compie 60 anni l’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione Culturale della Repubblica Italiana fondata dal giornalista Orio Vergani nel 1953. Associazione no profit unica nel suo genere l’Aic è da sempre impegnata a salvaguardare l’inestimabile patrimonio rappresentato dal cibo e dal costume gastronomico nazionale, simbolo d’identità, ma anche importante testimone dell’evoluzione delle nuove tendenze degli Italiani. Ecco, infatti, che in occasione del suo sessantesimo compleanno, ha commissionato alla Doxa un’indagine che svela le abitudini culinarie degli italiani in famiglia. Ma non solo. Grazie al lavoro del suo Centro Studi pubblica “La cucina italiana oggi. Identità, disincanto e amore”: ultimo volume della collana di cultura gastronomica che fa il punto sullo stato dell’arte della cucina italiana oggi. Infine, il 25 maggio, a Montecatini Terme, l’Aic organizza il XXIII convegno internazionale sulla civiltà della tavola dal tema “La scienza in Cucina e l’arte di mangiar bene nel nuovo Millennio”.

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