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L’AGRICOLTURA PIU’ PULITA? QUELLA ITALIANA, DOVE NEL 99,6% DEI PRODOTTI ANALIZZATI SONO STATI RISPETTATI I LIMITI FISSATI DALLA NORMATIVA EUROPEA SUGLI AGROFARMACI. LO RIVELANO I DATI DEL MINISTERO DELLA SALUTE SALUTATI CON SODDISFAZIONE DA AGROFARMA

Il 99% dei campioni di prodotti agricoli italiani è in regola con la normativa europea sugli agrofarmaci: un dato confortante, pubblicato nella relazione annuale al Piano Nazionale Integrato del Ministero della Salute, e salutato con soddisfazione da Agrofarma, l’associazione nazionale delle imprese agrofarmaci di Farmindustria, che ricorda l’importanza di un risultato del genere, indispensabile per garantire l’offerta di alimenti sani e sicuri ai consumatori. Dal report, stilato a partire dai programmi nazionali di monitoraggio sugli agrofarmaci realizzati in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, emerge che su 6.611 campioni prelevati in Italia, nel 99,6% dei casi sono stati rispettati i limiti fissati dalla normativa europea. Quindi, solo lo 0,4% è risultato positivo al test sui residui di agrofarmaci, un dato che, confrontato con la media di campioni irregolari riscontrati a livello europeo, pari al 2,6%, conferma l’impegno concreto del Belpaese a garanzia dei massimi standard di sicurezza alimentare verso i consumatori.
L’Italia, anche quest’anno, detiene dunque il primato di leadership europea come documentato dalle rigorose e continuative verifiche da parte delle autorità competenti, come il Ministero della Salute, e confermato dagli ultimi dati pubblicati a livello europeo dall’Efsa - Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare nel suo report annuale sui residui. In particolare, se si guarda al comparto ortofrutticolo, dal 1993 ad oggi, la percentuale di prodotti con residui superiori ai limiti consentiti è passata dal 5,6% allo 0,5%.
“I dati resi noti dal Ministero - spiega Andrea Barella, presidente di Agrofarma - sono un’ulteriore conferma della sicurezza dei prodotti agroalimentari italiani. Il nostro Paese si conferma un’eccellenza in termini di qualità e anche quest’anno è leader in Europa in materia di sicurezza alimentare. Un risultato che sottolinea il sempre maggiore impegno di tutta la filiera agricola per un’agricoltura sostenibile a maggior tutela della salute del consumatore”.

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