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CAMBIANO I TEMPI, E SI AGGIORNANO ANCHE I PROVERBI. SE UNA VOLTA SI DICEVA “UNA MELA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNA”, ORA L’ANTICA MASSIMA SI PUÒ AGGIORNARE CON LA VARIANTE DELL’ARANCIA. ALMENO STANDO ALL’ULTIMO RAPPORTO EFSA

Cambiano i tempi, e si aggiornano anche i proverbi. Se una volta si diceva “una mela al giorno toglie il medico di torna”, ora l’antica massima si può aggiornare con la variante dell’arancia. Almeno stando all’ultimo Rapporto Efsa (l’Agenzia della Sicurezza Alimentare Europea) sul fabbisogno giornaliero di Vitamina C.

“L’Agenzia - informa Confagricoltura - ha stabilito che bastano 90 mg di acido ascorbico al giorno, l’equivalente di un’arancia di calibro medio, per avere tutti i benefici della preziosa vitamina. Basta una bella spremuta di arancia al giorno, un prodotto coltivato dai nostri agricoltori e donato dalla madre Terra, e si può assumere l’apporto medio giornaliero di vitamina C per stare bene”.

La vitamina C (acido ascorbico), ricorda Confagricoltura, è un potente antiossidante e contrasta l’azione dei radicali liberi che possono danneggiare le cellule. Possiede una azione antiemorragica ed è coinvolta nello sviluppo e nella riparazione dei tessuti del nostro corpo ed è essenziale per la creazione del neurotrasmettitore norepinefrina, che aiuta a controllare gli impieghi del flusso del sangue e del rilascio del glucosio e mantiene la stabilità della vitamina E.

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