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“GLI INTERESSI COMMERCIALI NON DEVONO PREVALERE SULLA SICUREZZA ALIMENTARE”. LO SCRIVONO, IN UNA LETTERA APERTA INDIRIZZATA AL PARLAMENTO EUROPEO, LE REALTÀ CHE “PRESIDIANO” LA BIODIVERSITÀ SULLA CONTROVERSA RIFORMA DELLE SEMENTI NELL’UNIONE EUROPEA

“Gli interessi commerciali non devono prevalere sulla sicurezza alimentare”. E’ il monito, in una lettera aperta indirizzata al parlamento Europeo, sulla controversa riforma delle sementi nell’Unione Europea, da parte delle realtà che “presidiano” la biodiversità: Corporate Europe Observatory, Aiab (Italia), European Coordination Via Campesina, Arche NoahInstitutza trajnostni razvoj (Institute for sustainable development, Slovenia), Agrolink Association (Bulgaria), Réseau Semences Paysannes.
“Questa settimana, la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo tornerà a discutere la controversa proposta - si legge - di regolamento relativa alla commercializzazione delle sementi. Su questo testo si sta scatenando una potente offensiva lobbistica da parte dell’industria delle sementi: un esempio è dato dalla cena organizzata dall’Esa (la European Seed Association, che riunisce le principali multinazionali di categoria, molte delle quali rappresentano anche gli interessi agrochimici e delle sementi biotech) il cui anfitrione doveva essere il deputato italiano al Parlamento Europeo Sergio Silvestris (Ppe), relatore sul testo in discussione. Su richiesta, l’ufficio dell’Onorevole Silvestris ha dichiarato che questo tipo di eventi è normale. Successivamente e dopo che la questione è divenuta di dominio pubblico, è circolato un nuovo invito in cui il nome dell’On Silvestris spariva; evidentemente, la cosa non è stata reputata così normale”.
“Per le organizzazioni europee che tengono sott’occhio l’azione lobbystica delle corporation, che difendono gli interessi degli agricoltori, di rappresentanza dell’agricoltura biologica e della conservazione della diversità delle sementi, firmatarie di questo comunicato - continua la lettera - un tale comportamento in cui un relatore ospita un evento di lobbying è inaccettabile e mette in discussione l’indipendenza dell’On Silvestris su un testo fondamentale la cui bozza parlamentare peggiora vistosamente il testo partorito dalla Commissione Europea”.
“I semi sono alla base dell’agricoltura e dell’alimentazione e il controllo del settore non può essere appaltato a meri interessi commerciali. Siamo preoccupati e costernati che le forti relazioni lobbystiche dell’industria con i decisori politici nonché legislatori dell’Ue possa portare a una legge lesiva dell’interesse pubblico e degli agricoltori di piccola e media scala che operano un presidio sulla biodiversità”. E, conclude con, ”la decisione iniziale dell’On Silvestris di osptare l’evento dell’Esa riflette infatti in gran parte il contenuto del suo progetto di relazione: il testo del relatore, così come appare ancora oggi, consolida il predominio delle multinazionali sul mercato delle sementi, con una prospettiva di sistema agrario vocato alla monocoltura e a un modello industriale e omologante. Il progetto di normativa minaccia quindi di portare un colpo mortale alle pratiche di selezione varietale più innovative, diversificate e sostenibili, fondamentali per un futuro ad alta incognita ambientale e climatica”.

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