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CONFAGRICOLTURA IN ASSEMBLEA: E’ IL GIORNO DEL GOVERNO. LETTA: “L’EXPO 2015 SIA UN MODO PER RIPARTIRE DALLA CRISI, COME LE OLIMPIADI DI ROMA DEL 1960, A COMINCIARE PROPRIO DALL’AGRICOLTURA, FONDAMENTALE PER L’ITALIA”

Non Solo Vino
Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta

Proprio nei giorni in cui da Nord a Sud divampa la protesta, scatenata in primis da agricoltori e trasportatori, i lavori dell’assemblea nazionale di Confagricoltura, di scena oggi a Roma, hanno dato ampio spazio alla voce del Governo. Il mondo delle imprese, del resto, ha ben chiare le prossime sfide, a partire dall’Expo 2015 di Milano, su cui molto, nel suo videomessaggio, si è soffermato il premier Enrico Letta, che considera l’esposizione “un’occasione importante quanto le Olimpiadi a Roma del 1960 che mostrarono al mondo come il nostro Paese fosse ripartito dopo la guerra. Ora Expo 2015 dovrà far vedere come l’Italia saprà ripartire dalla crisi. Dell’Expo, l’agricoltura è il pilastro comunicativo; il lavoro delle vostre imprese è fondamentale per far ripartire l’Italia. Il mio - ha proseguito il Presidente del Consiglio - è un incoraggiamento a continuare nel vostro lavoro di rappresentanza sociale ed economica, che svolgete in un momento difficile, anche in una sana dialettica con le istituzioni”.
Parole cui hanno date seguito anche le dichiarazioni di altri due esponenti del Governo intervenuti in assemblea, il sottosegretario alle Politiche agricole con delega a Expo 2015, Maurizio Martina ed il vice ministro per gli Affari Esteri, Marta Dassù: “apprezzo il vostro approccio alle tematiche attinenti all’Unione europea, non ideologico, realista e non pessimista - ha esordito il sottosegretario Martina - in un momento di crisi come l’attuale, guai a farsi prendere da smanie di smantellamento anche delle impalcature che servono per ricostruire. L’agricoltura ha la cittadinanza mondo e non può chiudersi in s stessa”. Martina ha quindi criticato quello che definisce come “un certo provincialismo che impera tra coloro che si interrogano sulla validità di una kermesse come Expo 2015, che contestano che oggi non serve uno spazio fisico per vedere le novità del mondo. Ci piace farci del male da soli - ha lasciato intendere - cosa che non hanno fatto i cinesi con Shanghai 2010 e chi già pensa a Dubai 2020”.
Ampiamente condivisa dal viceministro per gli Affari esteri, Marta Dassù, la relazione del presidente Guidi che “ha fornito una lettura concreta dell’Europa, di cui si parla troppo spesso, anche in politica, in maniera astratta. Tra nostalgici padri fondatori e euroscettici - ha detto il vice ministro - manca una visione realistica del significato di stare in Europa. Oggi ci troviamo di fronte ad una sfida molto importante, in cui avranno un peso determinante le prossime elezioni europee e la presidenza di turno italiana. La sfida è la crescita. E l’agricoltura potrà giocare un ruolo importante”.
Un’agricoltura che il viceministro ritiene essenziale anche negli equilibri geopolitici mondiali, negli accordi commerciali, come quello recentemente stipulato con il Canada o con quello in via di definizione con gli Usa e riguardo al più ampio problema della sicurezza alimentare. “Expo 2015 sarà il banco di prova. Non deve essere una fiera e neppure solo un occasione di agribusiness, ma un’opportunità per tutto il Paese” , ha concluso il vice ministro, accogliendo l’invito del presidente Guidi al governo per impegnarsi in maniera razionale con il sistema delle imprese per un progetto strategico che veda l’agricoltura al centro crescita dell’Europa e non solo.
“Ad Expo 2015 - ha detto il presidente Confagricoltura, Mario Guidi - ci faremo promotori di un dibattito che coinvolga le rappresentanze delle 140 realtà agricole mondiali presenti alla kermesse per una discussione unica. Per ribadire che l’agricoltura è il modello di sviluppo mondiale”.

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