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PREGIUDIZI DURI A MORIRE: L’ITALIA ALL’ESTERO È ANCORA TROPPO SPESSO ASSOCIATA AL CONCETTO DI “MAFIA”, CHE ACCOMPAGNA IN ETICHETTA ANCHE I PRODOTTI DELL’AGROALIMENTARE. L’ULTIMO CASO? IL “FERNET MAFIOSO” PRODOTTO IN GERMANIA E DISTRIBUITO IN ISRAELE

Non Solo Vino
Il Fernet mafioso

Italia pizza, spaghetti, mandolino, mamma. Un tempo, almeno nella volgata popolare, il Belpaese all’estero era tutto qui. Poi, è arrivato di peggio, ossia il binomio “Italia-Mafia”, dal quale proviamo a smarcarci ormai da decenni, finendo puntualmente per ricascarci, soprattutto per il perdurare di pregiudizi, a torto o a ragione, duri a morire. E allora, se è di qualche mese fa la notizia del vino salentino “Mafiozo”, prodotto in Svezia e venduto in Norvegia, adesso, da Israele, arriva persino la brutta copia del Fernet Branca, il liquore d’erbe dalla storia lunga e gloriosa, diventato “Mafiosi”, con il profilo di un improbabile gangster in etichetta. Pare, come ha raccontato al Corriere Salentino il giovane tecnico alimentare Andrea Ricci, che si trovi con una certa facilità tra gli scaffali della “Hetzi Hinam”, una catena di supermercati molto popolare in Israele.

Ma il “Fernet Mafiosi”, come riporta il Corriere Salentino, venduto anche online dalla ditta produttrice, al prezzo di 8,50 euro, non è un prodotto made in Israele, anzi, viene realizzato in Germania dalla “Altenburger Destillerie & Liqueurfabrik” di Altenburg, nella Turingia tedesca, seguendo la ricetta italiana, come si legge sul sito web della “Agat&D”, una delle principali società di importazione e distribuzione di bevande alcoliche in Israele, che si occupa della sua distribuzione in Medio Oriente. Le caratteristiche del liquore “mafioso” ed i consigli per l’uso sono indicati in tedesco sull’etichetta principale, mentre sul retro della bottiglia sono presenti le stesse informazioni, ma scritte in lingua ebraica, con qualche notizia in più circa la gradazione del prodotto, la sua composizione ed il nome dell’azienda che lo realizza.

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