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Premi per l’innovazione “Oscar Green”: La crisi cambia volto al Paese, e i giovani riscoprono terra e gastronomia: stando ad analisi Coldiretti “In green economy c’è lavoro per i giovani”, nell’Italia del futuro ci saranno due cuochi per ogni operaio

Nell’Italia del futuro ci saranno più di due cuochi per ogni operaio, con la crisi che ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani, ed ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo industriale, scese al minimo storico, di fronte al boom delle scuole di enogastronomia e turismo. In qualche modo, quindi, un riavvicinamento alla terra, come auspicava dal Salone del Gusto il presidente di Slow Food Carlo Petrini, che proprio nella scuola indicava la protagonista del recupero di quella cultura contadina che, dopo 50 anni di industrializzazione, rischia di finire nell’oblio. Il dato emerge da un’analisi di Coldiretti Giovani Impresa sulle iscrizioni alle prime classi della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, nell’anno scolastico 2014/2015, nel Dossier “Nella green economy c’è lavoro per i giovani”, presentato agli Oscar Green, i premi per l’innovazione con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Quest’anno, sottolinea la Coldiretti, si sono iscritti al primo anno degli istituti professionali per le produzioni industriali, la manutenzione e l’assistenza tecnica appena 20.435 giovani, con un calo record del 58% sull’anno scolastico 2007/2008, mentre hanno optato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera in ben 48.867, con un aumento del 18% sull’anno scolastico 2007/2008 che ha sancito l’inizio della crisi in Italia. Le aspirazioni dei giovani italiani sono state profondamente ridisegnate e si è verificato un sorpasso storico con l’alberghiero che conquista il secondo posto nelle scelte dei neoiscritti dopo il liceo.

“E’ la dimostrazione che i giovani prima e meglio di altri hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale - spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina”. A crollare sono stati anche gli iscritti alle prime classi degli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing con appena 45.531 studenti che vogliono diventare ragioniere, la figura professionale più ambita dalle generazioni precedenti. Esce dunque completamente rivoluzionata la classifica “top five” delle scuole più gettonate dai giovani. Nell’anno scolastico 2014/2015 si sono iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori 530.911 studenti e di questi oltre 266.360 hanno scelto un indirizzo liceale mentre per gli istituti tecnici e professionali della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie hanno optato in 264.541, tra cui quasi uno su quattro (il 24%) ha scelto l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera.

“Come giovani - conclude ha concluso Maria Letizia Gardoni delegata di Giovani Impresa della Coldiretti - riteniamo che immaginare la scuola del futuro come avamposto per lo sviluppo del made in Italy, come è stato fatto nel piano educativo “la buona scuola” sottoposto a consultazione pubblica dal Ministro Giannini, testimonia un’importante visione strategica, che coniuga la formazione delle nuove generazioni con un modello di sviluppo che è quello che Coldiretti sta sostenendo e portando avanti da diversi anni, basato su quanto di più bello, duraturo e sostenibile l’Italia è in grado da sempre di fare”.

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