02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Nel 2015 la crisi Ucraina causa una diminuzione dell’export made in Italy in Russia pari a -37% con una perdita di 236 milioni di euro solo a gennaio. A dirlo la Coldiretti che segnala anche criticità per i prodotti non sottoposti ad embargo

Le esportazioni di prodotti made in Italy in Russia nel 2015 sono crollate del 37% per una perdita di oltre 246 milioni nel solo mese di gennaio: emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio extra Ue a gennaio.

“Dall’analisi è evidente - precisa la Coldiretti - che le tensioni politiche hanno avuto riflessi anche sugli scambi anche di prodotti non colpiti direttamente dall’embargo, ma particolarmente significativi per l’Italia. È particolarmente pesante il bilancio per i prodotti colpiti direttamente dall’embargo scattato dal 7 agosto che ha sancito il divieto all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce”.

“Ai danni diretti - aggiunge la Coldiretti - vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani che rischiano di scalfire l’immagine dei prodotti originali nel tempo, dal parmesan al provolone, dalla mozzarella al salame”.

Danno che si aggiunge a quello del 2014, con il Belpaese che ha perso oltre 1,25 miliardi di export in Russia per l’effetto dell’embargo e delle tensioni politiche che hanno frenato gli scambi. Situazione su cui incombe l’annuncio del possibile varo di nuove sanzioni contro il paese di Putin da parte dell’Unione Europea, con il disaccordo della Grecia guidata dal nuovo premier Tsipras. Le esportazioni di made in Italy in Russia sono crollate dell’11,6% rispetto all’anno precedente, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati Istat relativi al 2014.

Se i settori più colpiti sono chiaramente quelli interessati dall’embargo che ha sancito a partire dall’8 agosto il divieto all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, perdite di quote di mercato considerevoli, sottolinea la Coldiretti, si registrano anche in altri importanti comparti, dal tessile all’arredamento fino ai mezzi di trasporto.

Nell’agroalimentare si sommano anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in italy “Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha infatti provocato in Russia - conclude la Coldiretti - un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella “Casa Italia”, dall’insalata “Buona Italia” alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il parmesan Pirpacchi tutti rigorosamente realizzati nel Paese di Putin”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli