Roberto Piumini, uno dei più grandi autori italiani per ragazzi, racconta il cibo di qualità, sano e nutriente con la poesia: minestre, pastasciutte, frutta, verdura diventano filastrocche in “Non piangere cipolla”, volume in nuova edizione Mondadori

Minestre, pastasciutte, risotti, torte, formaggi, gelati, e poi un vero trionfo di frutta e verdura: sembra il menu di un ristorante e, in un certo senso lo è, che però offre ai clienti cibo “gustoso, sano, nutriente: cibo per bocca, occhi, orecchie e cibo, che non guasta, per la mente”. Solo che le pietanze sono in versi, perché a cucinarle è un poeta come Roberto Piumini, capace di trasformare una semplice cipolla in una saporita filastrocca. Lo fa in “Non piangere cipolla”, il volume di uno dei più grandi autori italiani per ragazzi uscito in una nuova edizione per Mondadori, impreziosito dalle illustrazioni di Gaia Stella.
Dall’acqua che “scivola nella bocca, nella gola e ci consola” all’uva “oro tondo e zucchero profondo, ingrappolata e viva”, da l’arancia “una palla dal bel colore di cotto al sole” alla cioccolata che “quando la metti in bocca e ci affondi i denti da pirata”.
Ma non ci sono solo poetiche descrizioni dei cibi, con le metafore, i suoni, i giochi di parole e la fantasia, che sono propri al grande poeta, perché Piumini suggerisce anche come prepararli: la cipolla che va trattata con affetto, riscaldata pian piano, un po’ rimescolata “per non finire dalla padella alla brace”, la pastasciutta che “è ardente e al dente” e “bolle cuocendo da rigida e dura di varia fattura”, o la cotoletta che “va con sale pizzicata e poi un po’ pepata” e “friggendo non sta zitta, ma sfrigola e fruscetta” (64 pagine, prezzo di copertina 13 euro).
Info: www.robertopiumini.it