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Nuovo colpo da Bruxelles al sistema di etichettatura a semaforo “all’inglese”. La Commissione Affari giuridici dell’Europarlamento mette in discussione il sistema dei profili nutrizionali che classifica come “malsane” anche eccellenze made in Italy

Non Solo Vino
Il “semaforo della salute” modello Uk

Nuovo colpo da Bruxelles al sistema di etichettatura alimentare “all’inglese”, che con il semaforo rosso classifica come “malsane” anche eccellenze del made in Italy per via del contenuto di sale, zucchero e grassi. A mettere in discussione i profili nutrizionali degli alimenti è stato il via libera arrivato dalla Commissione Affari giuridici dell’Europarlamento a un parere sul programma di semplificazione del quadro normativo Ue (Refit) della Commissione europea. Nel testo approvato con 17 voti a favore, due contrari e sei astensioni è stato infatti approvato l’emendamento proposto dalla Commissione Ambiente che “fa appello alla Commissione europea - visti i problemi gravi e persistenti sull’attuazione del regolamento 1924/2006 sulle informazioni relative a fattori nutrizionali e salute dei cibi, inclusi problemi di distorsione della concorrenza - perché riveda la base scientifica di questo regolamento e quanto sia utile e realistico, in caso, eliminare il concetto di profili nutrizionali”.

Il dossier, che dovrebbe passare al vaglio della plenaria dell’Europarlamento il prossimo 7 luglio, non rientra in una proposta legislativa, ma è un’iniziativa che parte dagli eurodeputati. Spetterà poi alla Commissione europea decidere se e come tenere conto del parere adottato dall’Assemblea di Strasburgo nell’ambito del programma Refiot.

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