02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“Manca volontà politica di distribuire cibo per sfamare tutti”: così parlò il leader degli U2 Bono Vox, ieri a Expo, in “duo” con il Premier Matteo Renzi contro la fame nel mondo. Presidente del Consiglio: “fame zero motivo per cui facciamo politica”

“Possiamo risolvere il problema della fame nel mondo? Io dico assolutamente sì. Nel mondo c’è già cibo sufficiente per sfamare tutti. Manca solo la volontà politica di distribuirlo:” così parlò il leader degli U2 Bono Vox, ieri a Expo a Milano, in “duo” con il Premier Matteo Renzi contro la fame nel mondo, nell’iniziativa italo-irlandese “It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime” per il World Food Programme (Wfp), l’agenzia Onu con sede a Roma, nonché la più grande organizzazione umanitaria del mondo, che si occupa di assistenza alimentare per combattere la fame (solo lo scorso anno, ha aiutato 80 milioni di persone in 82 Paesi), guidata da Ertharin Cousin.
“Io sono solo una rockstar, lei è un’eroina - ha detto Bono riferendosi alla Cousin - e mi fa arrabbiare, è assurdo lo spreco di talento di questa donna, che deve bussare alle porte dei politici di 150 Paesi in cerca di fondi”. “Ricordo che nel 2000, in occasione del Giubileo, Bono è venuto in Italia e ci ha detto: “Cancellate il debito”, è stato un momento molto bello - ha detto il Presidente del Consiglio - oggi, 15 anni dopo non abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo dimenticato di dare importanza all’Africa e alla sua sfida culturale, economica e politica. Torniamo a fare l’Italia, mettiamo più soldi nel fondo della cooperazione internazionale: deve essere un impegno che prendiamo per il 2017. Anche questa sarà l’eredità di Expo Milano 2015. L’obiettivo “Fame Zero” nel mondo non è astratto, lontano, è il motivo stesso per cui facciamo politica”.
Nel 2004 Bono ha contribuito alla nascita della campagna One che oggi conta oltre 2 milioni di sostenitori. Lo scopo del suo impegno è aumentare la consapevolezza delle persone e per farlo ha lavorato con i leader politici chiedendo loro maggiore trasparenza, maggiore impegno per combattere le malattie prevenibili e maggiori investimenti in agricoltura e alimentazione. L’evento che lo ha visto protagonista dell’Expo italiana è stato l’occasione per accendere l’attenzione sulla necessità di risvegliare le coscienze e stimolare l’azione di Governi e società civile per porre fine alla fame nel mondo, con uno sguardo alla più stretta attualità e all’emergenza migranti in Europa.
“Questa giornata sarà una pietra miliare dell’impegno che stiamo determinando a Expo per la lotta alla fame e il diritto al cibo - ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina - Expo è uno spazio di festa, ma anche di responsabilità. È quindi l’occasione ideale per richiamare l’impegno di istituzioni e cittadini: ciascuno può fare la propria parte per aiutare il World Food Programme nelle attività di emergenza in corso in scenari delicatissimi. Perché lo facciamo? Rubo una frase degli U2 a Torino: perché dove vivi non deve determinare se vivi”.
“Oggi sono 4 milioni i rifugiati nutriti dal World Food Programme - ha ricordato il Ministro dell’Agricoltura irlandese Simon Coveney - la ragione per cui siamo qui è il tema stesso di Expo Milano: qui sono presenti 150 Paesi e dobbiamo garantire che aiutino le persone che hanno dovuto lasciare le loro case. Stiamo facendo davvero abbastanza? No, ed è questo che dobbiamo cambiare. L’obiettivo di questa serata è cambiare l’atteggiamento verso i rifugiati. L’Irlanda intende triplicare l’impegno a sostegno del World Food Programme con 60 milioni di euro nei prossimi tre anni. Vogliamo affiancare l’Italia nel Mediterraneo, coinvolgendo la marina irlandese finché il problema non sarà risolto. Infine, vogliamo dare a queste persone una Patria perché siano gli irlandesi del futuro. Per questo ci affidiamo a Bono, che è l’irlandese più influente del Pianeta e usa la sua influenza per tenere in vita le persone. Alla base della pace c’è la fine della fame, c’è la sicurezza alimentare, la capacità di far andare i bambini a scuola con lo stomaco pieno e di dare alle madri l’opportunità di nutrire la propria famiglia. Gandhi diceva che “per un uomo affamato, un pezzo di pane è il volto di Dio”. Tutti dobbiamo avere quel pezzo di pane perché senza di esso non ci può essere pace. Per questo abbiamo bisogno delle voci di persone come Bono perché se voi siete qui oggi è perché lui ha scelto di essere qui”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli