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Firenze riscopre i fasti degli anni Venti, quando il caffè Florian era la culla europea dei bon-vivants e della mixology: qui, dove è nato il Negroni, il momento dell’aperitivo prende le distanze dall’happy hour e diventa un viaggio a tutto drinks

Non Solo Vino

Non solo arte e buon vino, Firenze è anche la città che ha dato i natali al mitico Negroni, oltre ad ospitare il Florian, il più antico caffè d’Europa, dove la mixology, ossia l’arte del cocktail, è coltivata da sempre, in linea con lo spirito del “fratello maggiore” veneziano, dove già dal 1720 si incontravano scrittori, artisti ed intellettuali di tutto il mondo. Oggi, il Caffè fiorentino rinnova il momento dell’aperitivo, trasformandolo in un rituale, un percorso di gusto che, prendendo le distanze da affollati happy hour, propone un viaggio a tutto drinks (www.caffeflorian.com). Nell’itinerario ad alto grado alcolico, cinque grandi città internazionali e due località esotiche: si parte da Venezia, dove il Caffè è nato nel 1720, per poi passare da Firenze, città d’origine del Negroni, sostare nelle capitali Londra e Parigi, perdersi nell’atmosfera old fashion di New Orleans per spingersi fino al Messico e alle isole Caraibiche, nei posti più cari a Ernest Hemingway. A Firenze i bartender dello storico locale propongono cinque ricette tributo ai primi anni Venti, quando la città toscana era un importante centro culturale europeo frequentato da bon-vivants che conoscevano bene le abitudini e le mode alcoliche d’oltreoceano: tra questi, un Conte di nome Camillo Negroni chiese, per la prima volta, al suo fidato barman Folco Scarselli di aggiungere una parte di Gin al suo abituale aperitivo, l’Americano ... e nacque il Negroni.

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