02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

L’Italia ha il suo primo piano olivicolo nazionale, approvato in Conferenza Stato Regioni, che prevede misure operative per riorganizzare il settore, grazie allo stanziamento del Ministero delle Politiche Agricole di 32 milioni di euro

Non Solo Vino
L’Italia ha il suo primo piano olivicolo nazionale

L’Italia ha il suo primo piano olivicolo nazionale, approvato in Conferenza Stato Regioni, che prevede misure operative che puntano all’incremento della produzione nazionale di olive e olio extravergine di oliva, alla promozione e valorizzazione dei prodotti e ad una più forte organizzazione della filiera nazionale, grazie ad un investimento di 32 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Politiche Agricole per puntare alla riorganizzazione di un settore strategico per l’agroalimentare del Belpsese.
“Con l’approvazione per la prima volta del piano olivicolo nazionale - spiega il Ministro Maurizio Martina - iniziamo a definire una strategia produttiva che mancava da troppi anni in Italia. L’obiettivo condiviso con tutta la filiera è migliorare sotto il profilo della qualità e della quantità. Abbiamo deciso di investire 32 milioni di euro per aiutare la riorganizzazione del settore olivicolo e oleario italiano, con un piano che potrà essere ulteriormente supportato con le risorse regionali dello sviluppo rurale. Il nostro lavoro non si ferma qui. Con l’accordo di filiera siglato poche settimane fa ci sono tutte le premesse per dare futuro al comparto, guardando anche alle opportunità e al lavoro da fare a livello internazionale”.

Focus - Le azioni del piano olivicolo nazionale nel dettaglio
- Incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l’introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica
- Promozione dell’attività di ricerca per accrescere e migliorare l’efficienza dell’olivicoltura italiana
- Iniziative di valorizzazione del Made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell’olio extravergine di oliva italiano, anche attraverso l’attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato interno e su quelli internazionali
- Recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili
- Incentivare e sostenere l’aggregazione e l’organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, in conformità alla disciplina delle trattative contrattuali nel settore dell’olio di oliva prevista dal regolamento (UE) n. 1308 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013.

Focus - I numeri dell’olio italiano
Quantità di olio prodotto in Italia da olive italiane:
2014/2015: 302.000 tonnellate
2013/2014: 477.106 tonnellate
2012/2013: 505.915 tonnellate
2011/2012: 541.760 tonnellate
2010/2011: 550.000 tonnellate
Media: 475.000 tonnellate
Aziende olivicole italiane: 900.000
Volume di affari: 3 miliardi di euro, pari al 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare
Dop & Igp: in Italia si contano 42 Dop e 1 Igp

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli