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Approvato il Piano Strategico nazionale del biologico: il Ministro delle Politiche Agricole Martina: “10 azioni mirate per la crescita del settore, sia in termini di mercato che di superficie dedicata ad agricoltura bio, da raggiungere entro il 2020”

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Approvato il Piano Strategico nazionale del biologico

Approvato, in Conferenza Stato Regioni, il Piano Strategico nazionale del biologico: 10 azioni mirate a far crescere un settore che in Italia vale quasi 4 miliardi di euro, che occupa più di 1,3 milioni di ettari di superficie e 55.000 operatori e che ha visto incrementare i consumi del 20%, solo nel 2015. Il piano, risultato del lavoro portato avanti dal Ministero delle Politiche Agricole insieme a tutta la filiera, prevede una serie di obiettivi mirati, sia in termini di crescita di mercato che di superficie dedicata all’agricoltura biologica, da raggiungere entro il 2020 attraverso un set di azioni specifiche.

Il piano, come detto, prevede dieci azioni, che ha obiettivi principali quelli di “uniformare le modalità di applicazione della misura di sostegno all’agricoltura bio prevista dai Psr tra le diverse Regioni italiane; favorire l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, trasformazione, distribuzione e commercio attraverso la realizzazione di specifiche forme associative; valutare l’opportunità dell’introduzione di un segno distintivo e promuovere il bio “made in Italy” attraverso il piano di internazionalizzazione dell’agro-alimentare, sviluppando anche campagne di informazione specifiche per l’agricoltura biologica, utilizzando anche il web; stimolare l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche, e l’applicazione del metodo biologico anche nella gestione del verde delle aree pubbliche; favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative Ue, attraverso il coinvolgimento delle Amministrazioni regionali; istituzione di percorsi formativi sull’agricoltura biologica nelle università, con corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori; sviluppare il Sib - Sistema di Informazione del Biologico, in linea con quanto previsto dal “Piano Agricoltura 2.0”, per favorire la connessione con le altre banche dati utili per il settore con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori; migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori; intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi terzi anche con un maggiore coinvolgimento delle dogane e con l’utilizzo di strumenti informatici evoluti per favorire un rapido scambio di informazioni; ed infine, predisposizione di un piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica, con la costituzione di un comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, con gli enti vigilati dal Mipaaf, ed il coinvolgimento delle Regioni e delle rappresentanze del settore.

“L’approvazione del Piano - ha commentato il Ministro Maurizio Martina - rappresenta un passaggio importante per un settore sempre più strategico per tutto il Paese, come ci dimostrano anche i consumi interni che nell’ultimo anno sono aumentati in modo esponenziale segnando +20%. In questo momento di forte crescita è fondamentale quindi mettere in campo una strategia di insieme e a lungo termine, in grado di dare un indirizzo preciso allo sviluppo del biologico così da coordinare al meglio le politiche di sostegno e dare allo stesso tempo risposte concrete alle esigenze degli operatori”.

“Partendo dalla particolare fase di sviluppo dell’agricoltura biologica in Italia e in stretto raccordo con il tavolo di filiera del biologico, abbiamo definito - ha dichiarato il Viceministro alle politiche agricole con delega al biologico, Andrea Olivero - le linee guida strategiche per favorire e indirizzare uno sviluppo armonico del settore in Italia. Il lavoro, che ha tratto linfa dal confronto e dalla partecipazione che abbiamo avuto in Expo 2015, ha aperto un dibattito specifico sul tema, con l’obiettivo di mettere a sistema le scelte politiche per il comparto, un approccio che può essere sintetizzato in quattro principi: coordinamento delle iniziative di sviluppo, tutela del consumatore, semplificazione e ricerca. Con questo lavoro corale davvero l’agricoltura biologica cambia passo”.

Focus - I 10 obiettivi principali del piano strategico nazionale

1 - Biologico nei piani di sviluppo rurale - Uniformare le modalità di applicazione della misura di sostegno all’agricoltura bio prevista dai Psr tra le diverse Regioni italiane. Indirizzare a favore del settore anche altre azioni previste dai Psr. Particolare attenzione viene data alla formazione specifica per diffondere l’approccio agro-ecologico.

2 - Politiche di filiera - Favorire l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, trasformazione, distribuzione e commercio attraverso la realizzazione di specifiche forme associative.

3 - Biologico made in Italy e comunicazione istituzionale - Valutare l’opportunità dell’introduzione di un segno distintivo e promuovere il bio Made in Italy attraverso il piano di internazionalizzazione dell’agro-alimentare. Sviluppare campagne di informazione specifiche per l’agricoltura biologica, utilizzando anche il web.

4 - Biologico e green public procurement - Stimolare l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche, e l’applicazione del metodo biologico anche nella gestione del verde delle aree pubbliche.

5 - Semplificazione della normativa sul biologico - Favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative Ue, attraverso il coinvolgimento delle Amministrazioni regionali.

6 - Formazione, informazione e trasparenza - Istituzione di percorsi formativi sull’agricoltura biologica in ambito universitario e corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori. Rafforzamento dei servizi del Sinab per migliorare la disponibilità di informazioni relative al settore.

7 - Biologico paper less - informatizzazione - Sviluppare il SIB - Sistema di Informazione del Biologico, in linea con quanto previsto dal Piano Agricoltura 2.0, per favorire la connessione con le altre banche dati utili per il settore con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori.

8 - Revisione normativa sui controlli (d.lgs 220/95) - Migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori.

9 Controllo alle importazioni - Intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi terzi anche con un maggiore coinvolgimento delle Dogane e con l’utilizzo di strumenti informatici evoluti per favorire un rapido scambio di informazioni.

10 - Piano per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica - Predisposizione di un piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica. Costituzione di un comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, con gli enti vigilati dal Mipaaf, ed il coinvolgimento delle Regioni e delle rappresentanze del settore.

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