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Animalisti contro Cracco, “reo” di aver cucinato piccione in tv, la Procura di Milano verso l’archiviazione del caso, anticipa “Il Giorno”. Perchè ovviamente, cucinare piccione allevato, e non selvatico, non è reato

Sembra destinata a finire in archivio (come era ovvio fin da principio) la denuncia presentata da un associazione animalista, l’Aidaa, contro Carlo Cracco che in gennaio 2016, in una puntata di “Masterchef”, aveva cucinato un piccione. La Procura di Milano, infatti, secondo quanto riporta il quotidiano “Il Giorno”, ha chiesto l’archiviazione del procedimento sulla scorta del fatto che la normativa tutela il piccione selvatico e non quello d’allevamento che non gode di una particolare protezione.
La denuncia degli animalisti era per istigazione a delinquere in quanto lo chef avrebbe potuto spingere “altri cittadini a compiere tali crimini in violazione delle normative europee e nazionali in materia di fauna selvatica”.
Nei giorni successivi alla trasmissione, una quindicina di persone, che si erano definite “vegani”, aveva manifestato davanti al ristorante di Cracco, a Milano al grido di “è un assassino perché cucina animali”. Il gruppo aveva lanciato slogan per una decina di minuti e se n’era andato prima dell’arrivo della Polizia.

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