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In Piemonte messi in atto 87 progetti sul tema dell’alimentazione sana nelle scuole dalla Regione, insieme alle Asl. L’Assessore alla Sanità Antonio Saitta: “ora investire in ospedali con materie prime locali e di qualità, anche per ridurre sprechi”

Se da anni si parla di progetti per portare l’educazione alimentare e al gusto nelle scuole come materia di insegnamento, è un fatto che spesso, quanto realizzato ad oggi è frutto di progetti più o meno estemporanei, e spesso iniziativa di privati. Ma ci sono anche amministrazioni che, in questo senso, sono state particolarmente virtuose. Come la Regione Piemonte, che “negli ultimi anni ha dedicato 87 progetti, insieme alle Asl, al tema dell’alimentazione sana, coinvolgendo le scuole. Segnali concreti di attenzione ad una questione rilevante per la salute dei nostri ragazzi le cui ripercussioni sono evidenti a tutti. Il Piano Regionale della prevenzione prevede azioni di promozione della salute in molti ambiti, compresa la promozione delle abitudini alimentari salutari nelle scuole”. Lo ha ricordato l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, oggi, nel convegno “Mangiare a scuola. Le politiche alimentari per una qualità accessibile e diffusa”, oggi nell’auditorium della Città Metropolitana.
“Nella ristorazione scolastica, vengono fatti interventi per la sicurezza igienico sanitaria e qualità nutrizionale. In Piemonte oltre il 95% delle scuole primarie ha una mensa. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl effettuano attività di controllo ufficiale in mense e centri cottura a garanzia della sicurezza igienico sanitaria con sopralluoghi di vigilanza e campionamento di alimenti oltre che di informazione e formazione del personale” - ha detto Saitta richiamando il protocollo d’intesa che la Regione (assessorati Istruzione e Sanità) ha firmato lo scorso anno con l’Ufficio Scolastico regionale per la promuovere la salute nelle scuole. Ma si guarda già oltre, con il modello piemontese che, dalle scuole, potrebbe allargarsi alla sanità.
“Mi piacerebbe sperimentare in prospettiva in una struttura ospedaliera la riscrittura del capitolato della ristorazione utilizzando materie prime locali e di qualità, anche per ridurre gli sprechi”- ha concluso Saitta richiamando un recente progetto illustrato all’Expo di Milano su 13 ospedali piemontesi per monitorare gli scarti del cibo.

Focus - Le principali attività della Regione sul tema della ristorazione collettiva e scolastica
Attività nutrizionali
Le attività di prevenzione nutrizionale, coordinate dal settore Prevenzione e Veterinaria, sono svolte nelle Asl prevalentemente dai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian). Alcune azioni a carattere multidisciplinare ed intersettoriale inerenti la promozione della salute e la prevenzione dell’obesità sono state svolte in maniera integrata nell’ambito della programmazione sugli stili di vita prevista dai Piani locali di prevenzione in quasi tutte le Asl.
Sorveglianza nutrizionale
Viene attuata in Piemonte utilizzando le informazioni che provengono prevalentemente da sistemi di sorveglianza nazionali quali OKkio alla Salute, HBSC e in parte anche da PASSI e Passi d’Argento. Nel 2015, per quanto riguarda OKkio, sulla base dei dati raccolti è stato redatto e pubblicato il report regionale. L’indagine ha permesso di raccogliere informazioni sulla condizione nutrizionale e i comportamenti legati ad alimentazione ed attività fisica in questa fascia di età. Complessivamente sono stati coinvolti 5200 bambini e 284 scuole. Nel 2015 è stato prodotto il report HBSC1 relativo all’indagine effettuata nel 2014. Redatto sulla base delle informazione presenti nei 2300 questionari raccolti tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni frequentanti 150 classi tra prima e terza media e la seconda superiore, il report contiene tantissime informazioni su comportamenti e determinanti di rischio che influenzano la salute in questa fascia di età.
Ristorazione collettiva
Sono previste attività di sorveglianza nella ristorazione collettiva, con un’attenzione agli aspetti qualitativi e quantitativi dei pasti somministrati: è stata proposta una nuova scheda per la sorveglianza nutrizionale adottata da tutte le Asl. Prosegue l’attività di prevenzione indirizzata alla ristorazione scolastica e assistenziale, con attività quali la verifica dei menù nelle mense scolastiche e assistenziali, predisposizione/valutazione delle diete speciali, vigilanza nutrizionale, miglioramento della porzionatura degli alimenti nella ristorazione scolastica e miglioramento della sorveglianza nutrizionale nella ristorazione assistenziale, interventi di informazione/formazione per addetti mensa, insegnanti, genitori.
Consulenza dietetico-nutrizionale
In quasi tutte le Asl sono previsti interventi di prevenzione indirizzati a soggetti a rischio (sportelli nutrizionali, ambulatori di counselling individuali/di gruppo, percorsi integrati). L’attività è cresciuta negli anni in termini quantitativi che qualitativi: si tratta nella gran parte dei casi di interventi individuali. Le Asl con maggiore esperienza di interventi in soggetti a rischio hanno sviluppato competenze e metodologie di intervento efficaci che soddisfano bisogni di salute di centinaia di persone.
Progetto per la riduzione di sale nel pane
Nel 2015 è stato avviato il progetto per la riduzione del contenuto di sale nel pane “Con meno sale la salute sale”. Tutti i Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione hanno attuato corsi di formazione indirizzati ai panificatori

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