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36.864 i controlli (soprattutto su vino e olio), 53.490 i prodotti e 24.003 i produttori verificati; 4.052 le sanzioni amministrative, sequestri per 68 milioni di euro: i numeri della Repressione Frodi nel 2015 del Ministero delle Politiche Agricole

36.864 i controlli eseguiti, 53.490 i prodotti e 24.003 i produttori verificati; 4.052 le sanzioni amministrative elevate, a cui si aggiungono 2.786 diffide: ecco i numeri del report dell’attività operativa dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi 2015, pubblicata sul sito del Ministero delle Politiche Agricole (www.politicheagricole.it).
“Particolare attenzione è dedicata ai settori del vino e dell’olio - sottolinea il Ministero - nei quali gli uomini dell’Icqrf effettuano l’80% dei controlli nazionali. Inoltre, nel 2015 sono state inoltrate 255 notizie di reato all’Autorità giudiziaria, operati 676 sequestri, per un valore economico complessivo di oltre 68 milioni di euro e un quantitativo di prodotti agroalimentari sequestrati pari a circa 77.000 tonnellate”.
I risultati più rilevanti nella tutela dei prodotti agroalimentari di qualità italiani si registrano sul fronte web, la nuova frontiera dell’agropirateria. Il Ministero delle Politiche Agricole italiano “è l’unico al mondo ad avere accordi con eBay e Alibaba per far rimuovere i falsi prodotti Dop e Igp dagli scaffali virtuali. Proprio all’estero e su internet, nel solo 2015, l’Icqrf ha avviato procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni che hanno riguardato 561 casi.
Nel dettaglio, 220 sono stati i prodotti in vendita sul market place e-Bay, 65 quelli su Alibaba, 63 prodotti hanno riguardato segnalazioni fatte come Autorità ex-officio, 213 come Organismo di contatto per il settore vitivinicolo. Tra questi ultimi, 4 casi hanno interessato Paesi extra EU ed è stato richiesto l’intervento da parte della Commissione Europea.
“A 30 anni dalla sua costituzione - ha affermato il Ministro Martina - l’Icqrf si conferma uno dei punti di riferimento del nostro sistema dei controlli. Su questo fronte e su quello della lotta al falso Made in Italy l’Italia c’è. Lo dimostrano non solo i numeri del report 2015 dell’Icqrf ma il lavoro svolto quotidianamente, in modo capillare, dai nostri organismi. Non a caso il nostro sistema è riconosciuto tra i migliori al mondo e siamo gli unici ad aver chiuso accordi con le più grandi piattaforme di e-commerce per garantire ai marchi geografici la stessa protezione contro i falsi riconosciuta ai marchi commerciali. Dal 2015 abbiamo anche il segno unico che rappresenta uno strumento innovativo che aiuta a dare riconoscibilità al sistema agroalimentare italiano, valorizzando meglio la nostra presenza soprattutto nelle fiere internazionali e con iniziative speciali nella grande distribuzione. Il mondo ha fame d’Italia e noi rispondiamo con qualità, sicurezza ed eccellenza.”

Focus - I numeri dei controlli per settore
11.971 controlli nel comparto vitivinicolo
6.402 controlli nel comparto olio
3.444 controlli nel lattiero caseario
1.984 controlli nell’ortofrutta
2.352 controlli nel settore carne e prodotti a base di carne
1.572 controlli nel settore cereali e derivati
1.010 controlli che riguardano le conserve vegetali
1.881 controlli nel settore dei mangimi
1.571 controlli nel settore dei fertilizzanti

Focus - I casi sul web Parmigiano
Bloccati flussi di commercio di falso Parmigiano per 99.000 tonnellate al mese, ovvero 11 volte la produzione mensile di quello autentico.
Wine Kit
Contrasto all’irregolare commercializzazione su siti web irlandesi e svedesi di wine kit evocanti le denominazioni Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti, Piemonte, Vino Nobile di Montepulciano e Amarone della Valpolicella.
Prosecco
Nel Regno Unito e in Irlanda è stata contrastata l’irregolare commercializzazione in pub e ristoranti del “prosecco alla spina” con il diretto intervento delle Autorità di controllo competenti locali. Su siti web della Germania, Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Irlanda era offerto ai consumatori il Prosecco rosé o il Prosecco in lattina. In Croazia, Lussemburgo, Slovenia e Polonia generici vini spumanti e frizzanti erano commercializzati illecitamente come “Prosecco”.
Aceti
È stata segnalata al sistema Aliprotect l’irregolare commercializzazione di numerosi aceti di riso su Alibaba.com denominati “Balsamic vinegar Modena” e successivamente rinominati con la denominazione commerciale corretta.
Olio Dop
Interessato il Defra (Department of Environment, Food and Rural Affairs) per la commercializzazione sul sito www.belazu.com e in numerosi esercizi commerciali nel Regno Unito di olio extra vergine di oliva “Ligurian Taggiasca” prodotto dalla società “Belazu the fresh olive ltd” evocante l’olio italiano “Riviera Ligure Dop”. Segnalata la vendita on-line, sul sito britannico http://www.vallebona.co.uk/, di oli extra vergine di oliva denominati “Ligurian Extra Virgin Olive oil” e “Lemon Sardinian Evo” con il marchio Vallebona”, evocanti le denominazioni di origine protette “Riviera Ligure Dop” e “Sardegna Dop”.

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