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“Con +7% di export l’anno come nel 2015 l’obiettivo del Premier Renzi di 50 miliardi di euro di export alimentare entro il 2020 è alla nostra portata”: così il presidente Federalimentare Luigi Scordamaglia presentando Cibus 2016 (Parma, 9-12 maggio)

Non Solo Vino
Cibus Parma 2016, filosofia e programmi

Nel 2015 le esportazioni del settore alimentare sono aumentate del 7%, “un trend consolidato e rilanciato da Expo, che ha rappresentato il palcoscenico con cui definitivamente il mondo ha capito che nel food e beverage siamo unici”. Lo ha detto il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia, presentando a Milano “Cibus 2016”, il Salone internazionale dell’alimentazione che promuove insieme a Fiere di Parma, di scena dal 9 al 12 maggio a Parma, sottolineando come “con Expo - ha aggiunto - tutti i Paesi hanno capito l’eccellenza e la sostenibilità della nostra produzione. È un effetto di sistema che si consoliderà nei prossimi anni. I numeri che ne deriveranno non sono solo il 7% di aumento nell’esportazione, ma si svilupperanno negli anni a venire”, superando problematiche come l’Italian sounding, per il quale “bisogna utilizzare sia lo strumento legale, con accordi bilaterali, sia quello di comunicazione, che è nettamente più importante. Dovremmo comunicare capillarmente e spiegare quanto diversi siano i prodotti originali da quelli “tarocchi””. Del resto, ha detto Scordamaglia, “nel 2015 l’export del comparto alimentare ha raggiunto i 37 miliardi di euro. Con un 6-7% di aumento dell’export l’anno, l’obiettivo delineato dal Premier Matteo Renzi di raggiungere i 50 miliardi di euro di esportazione entro il 2020 è alla nostra portata e garantirebbe un aumento di circa 100.000 tra occupati diretti e indiretti, permettendo al made in Italy alimentare di entrare nella leadership europea, colmando in parte il gap con gli altri Paesi”.
Con una expertise di oltre 35 anni, sviluppata ulteriormente nel semestre di Expo2015 con l’arrivo di centinaia di top buyers esteri nel padiglione “Cibus è Italia”, l’edizione 2016 di “Cibus” sarà inaugurata il 9 maggio a Parma dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per proseguire fino al 12 maggio, con l’arrivo di 2.000 buyers da ogni Continente, grazie alla collaborazione con Ice Agenzia e ad un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, con l’importante contributo da parte del Governo - attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico - nel quadro di programma promozionale del made in Italy agroalimentare “The Extraordinary Italian Taste”. In concomitanza, si terranno anche il “World Food Research and Innovation Forum” e l’assemblea annuale di Federalimentare.
“Oggi - ha aggiunto Scordamaglia - la sfida è quella di trasformare quei progetti capaci di creare occupazione e ricchezza, in investimenti e in risultati in termini di esportazione del food and beverage italiano per consolidare un trend di crescita positivo. E se Expo ha consacrato nel mondo il modello alimentare italiano come modello di riferimento internazionale, quest’edizione record di Cibus sarà l’occasione per ribadirlo. Stiamo già guardando oltre, per rafforzare in futuro la presenza internazionale di questa manifestazione con modalità che diano sempre più servizi e vantaggi competitivi alle aziende italiane che promuovono i loro prodotti nel mondo”.
“Cibus” che, intanto, procede con la sua evoluzione da fiera leader di settore a piattaforma permanente di conoscenza e promozione per supportare l’export agroalimentare italiano. “È una fiera in continua crescita - ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere di Parma - per il volume d’affari che genera, per notorietà internazionale ed anche come numeri: gli espositori aumentano dell’11% sulla precedente edizione e i mq lordi d’esposizione dell’8%. Il quartiere fieristico è sempre più moderno e funzionale: all’ingresso ovest è stato rimontato il padiglione che ha ospitato “Cibus è Italia” ad Expo2015”. E l’edizione 2016 “è il traguardo di anni di lavoro - ha sottolineato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma - nei quali abbiamo accompagnato le imprese alimentari italiane nelle più importanti fiere internazionali di settore (da Pechino a Bangkok, da Chicago a San Francisco), organizzando road show (Tokio, Dubai, Singapore) e incontri con i buyers esteri nel Cibus Market Check (da Mosca a New York, da San Paolo a Shanghai). La sfida per i prossimi anni è trasformare Cibus in una piattaforma permanente per la promozione all’estero a disposizione del food made in Italy e delle istituzioni. Con le 3.000 aziende espositrici, tutte espressione del Made in Italy alimentare, daremo al mondo una rappresentazione straordinaria del nostro patrimonio di competenze lungo tutte le filiere”.

Focus - “Cibus 2016”: gli highlights, tra novità, convegni, workshop show cooking, degustazioni ed eventi di ogni tipo
3.000 aziende presidiano tutti i settori merceologici: carni e salumi, formaggi e latticini, gastronomia ultrafresco e surgelati, pasta conserve condimenti, prodotti dolciari e da forno, la Quarta Gamma, le bevande, prodotti tipici e regionali, ed altro ancora. Ma tra le novità di “Cibus 2016” (Fiere di Parma, 9-12 maggio; www.cibus.it) ci saranno una sezione dedicata ai prodotti freschi e freschissimi, una dedicata all’ittico ed una ai prodotti certificati halal e kosher. Tra show cooking, degustazioni, eventi di ogni tipo, oltre a 25 convegni e workshop, centinaia saranno poi le innovazioni di prodotto che saranno presentate, a testimonianza di un grande dinamismo delle aziende italiane che punta a conquistare nuove spazi sui mercati esteri, così come a contribuire al rilancio dei consumi familiari in Italia. Crescono i prodotti biologici, gluten free e vegani come pure il ricorso a packaging più rispettosi dell’ambiente.
Federalimentare, oltre a tenere la propria Assemblea annuale a “Cibus” (il 9 maggio), organizza anche diversi eventi: EcoTrophelia Italia 2016, il concorso per l’innovazione e la sostenibilità dei prodotti alimentari rivolto agli studenti universitari italiani; il Workshop Scuola e azienda insieme per un’educazione alimentare certificata; il Workshop Green Pmi - Gesco; il Meeting Foodward.
Grande attenzione al mondo del retail con molti eventi: a Coop Italian Food, la Coop si propone come un link tra le migliori aziende agroalimentari italiane e i buyer di tutto il mondo interessati al vero made in Italy; a Gdo Week, ogni giorno si terranno workshop con retailer stranieri per conoscere il loro approccio al made in Italy, a quali prodotti sono interessati, come collocano il made in Italy sui loro scaffali; un convegno su “Marca del distributore, motore di crescita per l’italian food”, curato da Food Magazine; il workshop “Retail Info & Design del negozio futuro”, in collaborazione con Celfa e RetailWatch.it sulle soluzioni e tecnologie abilitanti per l’evoluzione della shopping experience, come si modifica l’esperienza di acquisto grazie all’interazione tra punto vendita fisico e tecnologie digitali; il convegno su “Saturazione della promozione di prezzo”, soluzioni per uscire dalla trappola dell’eccesso di promozione, organizzato da Nielsen e Università di Parma,
Al tema della ristorazione fuori casa sono dedicati due eventi: “Le tendenze dell’offerta organizzata, collettiva e commerciale. Il prodotto al centro della ristorazione a tema”, curato da Edifis; e “Identity food nel risto retail”, in cui verrà presentata la ricerca di Kiki Lab - Ebeltolft Italy che analizza le tendenze e i casi più interessanti di concept ibridi di risto-retail che uniscono vendita e consumo. L’edizione 2016 di “Pianeta Nutrizione”, infine, sarà di scena il 12 maggio, con il convegno “Alimenti: miti e controversie”, dedicato a due tematiche molto dibattute, come la gluten sensitivity e i lipidi negli alimenti.

Focus - “Cibus 2016” in città: dal World Food Research & Innovation Forum al Fuorisalone tra street art solidale ed il Simposio delle Città creative Unesco per la Gastronomia, a Parma
Proiettato sullo scenario internazionale il World Food Research & Innovation Forum, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna con il patrocinio della Comunità Europea, in collaborazione con Cibus e Federalimentare, sarà di scena il 9 e il 10 maggio al Centro Congressi Auditorium “Niccolò Paganini” Parma: al centro dei lavori le sfide per l’alimentazione del pianeta, la legacy di Expo Milano 2015 e la Carta di Milano, l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli impegni assunti dalla comunità internazionale per vincere le sfide sul cambiamento climatico.
Per “Cibus 2016” è stato rinnovato ed ampliato il Fuorisalone, il programma di attività nelle strade e nelle piazze di Parma. Cibus in Fabula, dal 30 aprile al 20 maggio, vedrà la realizzazione di 13 opere di street art su tele monumentali firmate da artisti internazionali e curate dal creativo multidisciplinare Felice Limosani, esposte all’Ospedale Vecchio. I murales saranno messi all’asta a favore della Ong Oxfam Italia che in 90 Paesi sviluppa progetti per una vita sostenibile e per il diritto all’acqua. Il Fuorisalone prevede degustazioni, spettacoli, animazione per bambini, cabaret e non solo.
Ma “Cibus” è anche la cornice scelta dal Sistema Parma per invitare i delegati delle Città Creative Unesco per la Gastronomia: un network a cui la città ducale è stata ammessa nel 2015 e che annovera altre 17 realtà, spaziando dagli Usa alla Cina, dal Brasile alla Corea del Sud, dalla Norvegia alla Spagna.

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