Sono oltre 1 milione le persone che hanno scelto di sedersi a tavola in agriturismo durante il ponte del 2 giugno per cogliere l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alle comodità e alla protezione dal maltempo garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna. Emerge da una stima della Coldiretti sulla base delle prenotazioni ricevute dalle aziende dell’associazione agrituristica Terranostra, nel sottolineare che, per il 2 giugno, sono 7,15 milioni gli italiani che approfitteranno del lungo ponte per dormire almeno una notte fuori secondo Federalberghi.
Le gite fuori porta, il mare, le città d’arte e la montagna, ma anche il turismo verde nei parchi e nelle campagne sono le mete preferite nonostante i rischi del maltempo. In controtendenza alla crisi, il turismo legato alla natura, negli ultimi dieci anni, ha visto praticamente raddoppiare il fatturato che raggiunge la cifra record di 12,3 miliardi nel 2015, secondo una analisi della Coldiretti, sulla base del rapporto Ecotur che prevede una ulteriore crescita anche per il 2016.
Una tendenza sostenuta da una maggiore sensibilità ambientale che, sottolinea la Coldiretti, sta portando alla riscoperta di un turismo a chilometro zero, spesso con mete da raggiungere in giornata. Il successo del turismo ecologico e ambientale è dovuto ai costi contenuti, all’elevato valore educativo e alla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze, in un Paese come l’Italia che può contare su ben 871 i parchi e aree naturali protette che coprono il 10% del territorio nazionale. Per la scelta dell’ospitalità molto gettonati sono gli agriturismi che in molti casi si sono attrezzati con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche con colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia.
Secondo le prenotazioni di Terranostra (www.terranostra.it), gli agriturismi sono scelti per la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche ma, conclude la Coldiretti, anche per l’offerta di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.
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