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Calcio e consumi: se l’Italia arrivasse in finale agli Europei 2016, possibili 145 milioni di euro di spesa aggiuntiva in food & beverage, soprattutto birra, gelati, affettati, bevande e mozzarelle. Così Iri - Information Resources per Coop Italia

Non Solo Vino
I consumi degli italiani a tavola per Euro2016 secondo Coop

Non ci sono solo i tifosi di calcio a sperare che il cammino della Nazionale ad Euro 2016, che parte questa sera a Lione contro il Belgio, sia lungo e prospero. Il tifo lo fanno anche i produttori di food & beverage, visto che sul piatto ci sono 145 milioni di euro, l’impatto economico che la manifestazione sportiva appena iniziata potrà generare sui consumi degli italiani considerando le vendite dei principali mercati alimentari. Solo nella grande distribuzione si genererebbero vendite aggiuntive per 69 milioni di euro, con un incremento dell’8% sui consumi medi del periodo. Sempre che l’Italia arrivi in finale. In caso di una uscita anticipata degli Azzurri dal torneo, l’obiettivo stimato non sarà centrato, l’impatto si smorzerà subito e in questo caso le vendite aggiuntive sarebbero inferiori di un buon 50%, attestandosi su un più 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e quindi andandosi a sommare al giro d’affari di circa 900 milioni, che già interessa questi mercati.

A dirlo le stime di Iri - Information Resources per Coop Italia, leader assoluta della gdo nel Belpaese,
in una analisi a partire dai dati registrati nell’edizione 2012 degli Europei, giocati tra Polonia e Ucraina, quando l’Italia fu sconfitta nella finalissima di Kiev dalla Spagna.

Sperando dunque in un cammino altrettanto lungo per la squadra di Conte, e magari con un esito finale diverso, secondo l’analisi, dei consumi aggiuntivi, il 27% sarà speso in birre, il 23% in gelati, il 9% rispettivamente per affettati, bevande gassate e mozzarelle.

Spiaggiati sui divani, costretti a una dieta mediatica, tradizionalisti ma inclini al nuovo trend salutistico, gli italiani consumeranno maggiormente wurstel, ma di pollo e tacchino, che sostituiranno, almeno in parte, la versione più ipercalorica del suino, con un più 102% nelle vendite del periodo.

Dei 18,6 milioni di euro spesi in più per le birre, quelle bionde e al di sotto dei 6 gradi coprono l’86%. Tra i gelati, le vendite si dividono prevalentemente tra le confezioni multiple (51%) e quelle in vaschetta (43%). Tra le bevande gassate le Cole raccolgono il 46% della spesa, mentre il 13% va a bevande gassate di gusto non tradizionale. La categoria degli affettati si divide tra gli arrosti 28%, il crudo 24% e la bresaola 19%.

“Stasera, come tutti, anche noi tiferemo per un pieno successo della nostra Nazionale agli Europei - osserva Stefano Bassi, Presidente di Ancc-Coop - certamente perché l’Italia e gli italiani hanno bisogno di vittorie e anche perché questa può essere un’ottima occasione per dare nuovo impulso alle vendite, un po’ in difficoltà nelle ultime settimane”.

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