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Forlimpopoli celebra Pellegrino Artusi: dal 25 giugno al 3 luglio torna la “Festa Artusiana”, tra degustazioni, spettacoli, concerti, incontri, mostre, il “Premio Marietta” ed il “Premio Artusi” al fondatore di “Slow Food” Carlo Petrini

Nove giorni di degustazioni, spettacoli, concerti, incontri, mostre, dove le strade vengono rinominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici. Oltre 150 appuntamenti fra laboratori e degustazioni, una ventina di incontri imperniati sulla cultura del cibo, una serie di mostre a tema gastronomico, 70 spettacoli con le discipline più diverse, il coinvolgimento di una sessantina di ristoranti del tipico allestiti appositamente per la festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli: ecco la “Festa Artusiana” (www.festartusiana.it) che, dal 25 giugno al 3 luglio, farà della cittadina che ha dato i natali a Pellegrino Artusi il centro di gravità della cucina italiana.
L’evento che celebra il gastronomo più importante della storia d’Italia, da sempre affianca il cibo inteso come piacere del palato, alla riflessione culturale, sociale ed economica della tavola, in compagnia di studiosi, appassionati, docenti universitari e anche semplici curiosi. Se ciò che mangiamo è un atto culturale, la scelta pone degli interrogativi sull’uso consapevole del cibo. E non a caso il filo conduttore di questa edizione è la cucina sostenibile, la lotta allo spreco, l’utilizzo degli avanzi, ideale prosieguo della riflessione avviata un anno fa a Expo.

La “Festa Artusiana” omaggia la figura di Olindo Guerrini, nel centenario della sua morte, con un convegno che ricorda l’amicizia tra l’intellettuale romagnolo e il gastronomo di Forlimpopoli: “Artusi, Guerrini e la rifondazione della cucina italiana”. Sabato 25 giugno a Casa Artusi arriva il meglio della cultura gastronomica italiana per una riflessione a tutto campo sulla cucina sostenibile: Massimo Montanari, Alberto Capatti, Piero Meldini, Andrea Segrè, Roberto Balzani, Lisa Casali. Nel 1899, con una ricetta satirica, “Il grillò abbragiato”, Olindo Guerrini, fornisce a Pellegrino Artusi l’ultimo strumento per seppellire cucine ottocentesche e mode francesi. La loro corrispondenza e la loro amicizia saranno fondamentali per la nuova cultura gastronomica italiana ed il convegno metterà al centro proprio il rapporto tra due personalità profondamente diverse per indole, esperienza e fama, ma attratte da reciproca stima e accomunate da una identità profondamente romagnola.

Casa Artusi, il centro di cultura gastronomica che ogni giorno lavora per valorizzare l’opera di Artusi, ospiterà una mostra delle lettere fra l’autore dell’Arte di utilizzare gli avanzi e Artusi, documenti preziosissimi e inediti, ritornati di recente grazie alla donazione della famiglia Santini di Cesena, alla Biblioteca Comunale che conserva un patrimonio ragguardevole di oltre 2.000 lettere. Tra le tante iniziative, Casa Artusi propone l’App-eritivo, applicazione per il buonessere: buone letture e buon cibo. Spazio ideale per presentare libri ed autori che parlano di cibo in riferimento al tema 2016 su sostenibilità e cucina territoriale. Tra gli autori presenti Carlo Lucarelli, Luisanna Messeri con Fede e Tinto, Lisa Casali (“Ho deciso di dedicare tutte le mie energie e conoscenze per utilizzare tutto quello che gli altri vi dicono di buttare via”) e anche il Premio Artusi 2012 Andrea Segrè, noto per la sua lotta allo spreco.

Tornerà, il 26 giugno, il “Premio Marietta”, il concorso nazionale destinato esclusivamente ai cuochi dilettanti, omaggio alla governante dell’Artusi, Marietta Sabatini: a giocarsi lo scettro, due bancari, un pensionato, una bibliotecaria, una impiegata. Susanna Cappelletto, bancaria di Verona, porta gli “Gnocchi con la pastissada de caval”, Marisa Ferrara, bibliotecaria di Rovigno, il “Risotto con l’intingolo/sugo di granciporri”, Gesuino Loi di Cagliari il “Rotolo di pasta con ricotta e melanzane al profumo di bottarga”, Mario Maurizi, pensionato di Vicenza, le “Linguine risottate alla spatola con pomodorini datterino” e Sara Scutti, impiegata di Altino (Chieti), i “Maccheroni alla chitarra con polpettine di agnello, zafferano e zucchine”. Va a Renato Brancaleoni grande esperto ed affinatore di formaggi e a Lisa Casali, noto volto televisivo e fondatrice e madrina indiscussa dell’ecocucina, il premio “Marietta ad honorem 2016”, attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene. Il “Premio Artusi”, omaggio a chi si distingue per l’originale contributo dato alla riflessione sui rapporti fra l’uomo e il cibo, andrà a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Terra Madre e Ambasciatore Fao in Europa per “Fame Zero”. “Petrini - si legge nella motivazione - si è impegnato con coerenza ed efficacia a favore della difesa delle colture in via d’estinzione e della biodiversità che l’ha condotto, fra l’altro, a fondare Slow Food, la prima università di Scienze gastronomiche e la rete mondiale di contadini di Terra Madre”. Secondo consuetudine il Premio sarà consegnato nel mese di ottobre, sabato 29.

Ma la “Festa Artusiana” da sempre si caratterizza per essere un evento militante, in difesa e a tutela dei prodotti di qualità, dai sapori made in Italy a quelli del mondo, ciò che li unisce è il rispetto della tradizione e della tipicità. L’offerta ristorativa va in questa direzione, intimamente legata col territorio, nell’ambito di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine, con una sessantina i ristoranti allestiti per l’occasione, che si aggiungono a quelli della cittadina Tra i sapori dal resto del mondo, ci saranno i francesi di Villeneuve Loubet patria natale del grande Escoffier e dei Pays Beaujolais con la loro cucina e pasticceria della regione Rhone-Alpes, i croati della cittadina di Rovigno, la cucina catalana di Sils ed il mercato contadino della città austriaca di Traun. E poi Forlimpopoli si trasformerà in un teatro a cielo aperto, che unisce i generi e le proposte artistiche più diverse: dalle performance di strada ai concerti, dagli spettacoli per i bambini alla musica popolare passando per il blues e il jazz. Più di 70 appuntamenti, firmati “Officinateatro”, sotto la direzione di Enrico Zambianchi, su sui spiccano due rassegne: la prima è l’”ArtusiJazz, con i live di Fabrizio Bosso (tromba) e Danilo Rea (Piano), e “Romagna e Sangiovese”, dedicata alla tematica del cibo e della tavola, che vuol dare spazio agli artisti romagnoli che hanno ottenuto successo nell’ambito nazionale con la loro attività nel campo dello spettacolo, con Rodolfo Santandrea ed il duo Pantieri- Maroncelli. Torna anche il “Teatro di Strada”, che porta a Forlimpopoli il meglio del panorama “Buskers” internazionale.

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