Farinetti: a fine settembre 2017 inauguriamo Fico, progetto in linea con i tempi. Per lo sbarco di Eataly in borsa, invece, non c’è alcuna fretta: si farà, perché è giusto così, ma può avvenire a metà del 2017 come a metà del 2018”

Avanti tutta verso Fico, con tanto di eventi per “ingannare” l’attesa in varie città d’Italia. Per il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, il parco agroalimentare di Bologna sarà operativo “a fine settembre del 2017, con un progetto in linea con i tempi, come dicono i miei”. Farinetti confida che il cronoprogramma della road map si possa rispettare, ma anche “se si slitterà di qualche mese non sarà la fine del mondo”, perché “il progetto resterà lì qualche secolo - scherza il patron di Eataly- quindi mese più o mese meno cambia poco”.

Tornando a parlare della quotazione in Borsa di Eataly, invece, Farinetti spiega che è molto più di una possibilità, con tempistiche ancora indefinite. “Di sicuro la facciamo, perché pensiamo che l’unica azienda globale italiana del food di alta qualità è giusto che sia anche in parte degli italiani. E, quindi, potrebbe scattare lo sbarco a Piazza Affari - continua Farinetti - a metà 2017 come a metà del 2018. Non lo sappiamo, non abbiamo fretta. Non è che non abbiamo bisogno di soldi, dipende da quando sarà il momento giusto, dallo scenario internazionale, da noi, da tante cose”, dice Farinetti, prima di entrare nel dettaglio e spiegare come “da oggi all’apertura del 2017 ci sarà un lungo percorso di show ma anche di studio sui sei grandi temi al centro di Fico, come la storia del rapporto tra l’uomo e il fuoco, la storia del rapporto tra l’uomo e l’agricoltura, l’uomo dalla terra alla bottiglia, ossia la storia dei tre grandi liquidi (olio extravergine, vino, birra), l’uomo e gli animali, l’uomo e il mare, l’uomo e il futuro”. Che saranno le grandi aree su cui si svilupperà Fico e attorno a cui “ci saranno grandi giostre e divertimenti, ma ci sarà anche da studiare”, conclude il patron di Eataly, annunciando “grandi eventi dedicati in tutte le città italiane, quindi Roma, Milano e naturalmente Bologna”.