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La campanella torna a suonare, ma prima di andare a scuola il 93% dei bambini italiani fa una dolce colazione ogni giorno, anche perché per 9 mamme su 10 influisce sul rendimento (rimandate però su calorie e nutriente). Buona notizia da Doxa-Aidepi

La campanella torna a scuola, ma prima di andare a scuola il 93% dei bambini italiani fa colazione ogni giorno (solo il 6% 3-4 volte a settimana), anche perché 9 mamme su 10 pensano che una corretta colazione abbia un impatto positivo sul rendimento scolastico. La loro colazione è dolce: prodotti preferiti sono i biscotti (75%), seguiti da cereali, muesli e riso soffiato (58%), dolci fatti in casa (43%) e merendine (38%). Per tutti la bevanda preferita al pasto del risveglio è il latte, da solo (50%) o con aggiunta di polveri al cacao (43%), o con un po’ di caffè, soprattutto per i più grandi, nel classico caffelatte (32%) o cappuccino (23%). Una buona notizia che arriva dalla ricerca “Le mamme e la colazione dei figli in età scolare” dell’Osservatorio Doxa-Aidepi “Io comincio bene” (www.iocominciobene.it), che ha indagato le opinioni di un campione rappresentativo di 500 mamme con figli tra i 3 i 18 anni sul tema “colazione”, da quanto ne sanno a cosa mangiano i loro bambini. Ma se tutte sono consapevoli - come viene confermato dalla scienza e secondo il nutrizionista “il menu dei bambini italiani è corretto. Da migliorare il consumo di frutta: troppo basso” - dell’importanza che riveste il primo pasto della giornata per ottenere buoni voti a scuola, visto che a decidere il menu sono soprattutto le mamme (nel 69% dei casi), non sono altrettanto preparate su calorie e nutrienti: “rimandate”, solo 1 su 4 ammette che dovrebbe-vorrebbe saperne di più.
Numerose pubblicazioni hanno messo, in questi ultimi anni, in relazione un’adeguata prima colazione con una maggiore capacità di memoria, un miglioramento del livello di ascolto e comprensione, e con la capacità di risolvere problemi matematici. Ma non solo. Un recente studio dell’Università di Cardiff è arrivato ad associare un buon primo pasto della giornata con migliori voti a scuola, fino a due volte più alti, rispetto ai bambini che la saltano. Una ragione in più per ascoltare quello che i nutrizionisti ripetono da decenni: mai saltarla!
“Noi medici - spiega Luca Piretta, nutrizionista gastroenterologo e docente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma - lo ripetiamo da anni. Prima di andare a scuola i bambini e i ragazzi non dovrebbero mai saltare la colazione o farla in maniera insufficiente o inadeguata. Dovrebbero iniziare con la giusta dose i carboidrati, bere sempre qualcosa e non dimenticare le fibre. Che le mamme italiane abbiano recepito il messaggio è un buon inizio, anche perché l’educazione a un corretto stile alimentare della giornata inizia proprio dalla scelta della giusta colazione, anche in base all’età del ragazzo”.
E la frutta? Il suo consumo è un’abitudine solo per il 18% del campione. “Buona - commenta Piretta - la scelta di una colazione dolce a base di cereali, che danno energia per tutta la mattina e apportano zuccheri a lento rilascio. Sì anche al latte, perché garantisce la quota di proteine e grassi utili a stimolare il senso di sazietà, e contiene inoltre buone quantità di calcio e fosforo molto biodisponibili. Ancora troppo bassi invece i consumi di frutta: sarebbe importante proporla regolarmente fin dal primo pasto della giornata, magari provando con spremute, oppure preparando una sorta di dessert con lo yogurt”.
Scorrendo i risultati della ricerca vediamo anche che l’85% delle mamme tende a variare il menu. Si cambia soprattutto in base alla stagione (37%), per non rendere i bambini troppo abitudinari e far provar loro nuovi sapori e consistenze (29%), ma anche in base alle richieste dei figli (23%) e, molto meno, in rapporto alle età (11%).

Focus - Doxa-Aidepi: mamme italiane, quanta confusione su calorie e esigenze dei bambini a colazione
Secondo la ricerca Doxa-Aidepi, anche se 7 mamme su 10 dichiarano di leggere con attenzione l’etichetta nutrizionale dei cibi che portano in tavola, nella realtà fanno molta confusione sul peso della colazione nell’ambito del piano alimentare giornaliero, sulla quantità di calorie e sulla tipologia di nutrienti che dovrebbero comporla. Curiosamente sovrastimano il peso percentuale della colazione rispetto a quello degli altri pasti (solo 1 mamma su 4, 25%, sa che la colazione dovrebbe assicurare circa il 20% delle calorie giornaliere di cui ha bisogno il proprio bambino, mentre il 75% delle mamme italiane pecca invece per eccesso: la metà circa indica tra il 20 e il 30%, mentre il 25% risponde addirittura oltre il 30%) e sottostimano la quantità di calorie necessarie perché sia adeguata alle necessità del proprio bambino (1 mamma su 2 ritiene adeguata una colazione tra le 150 e le 300 kcal per un bambino normopeso di 6-10 anni, mentre l’importo corretto varia tra le 300 e le 450 calorie). “Rimandate” anche sulla ottimale ripartizione dei nutrienti per la colazione ideale dei propri figli: circa 1 mamma su 2 ritiene, a torto, che debba essere composta principalmente da proteine, seguite da carboidrati e, infine, grassi. Mentre la formula perfetta è e resta: 70% carboidrati, 20% proteine e 10% grassi.

Focus - Doxa-Aidepi, il nutrizionista: “importante conoscere le calorie degli alimenti”
Per aiutarle a districarsi tra numeri e percentuali, il professor Luca Piretta propone due idee di menu pensate per bambini di età diverse: “un menu intorno alle 400 kcal, indicato per un bambino di 6-10 anni, può essere composto da una tazza di latte parzialmente scremato da 150 cc (o uno yogurt magro alla frutta senza zucchero), una fetta di pane tostato con marmellata o miele, due biscotti con i cereali e una spremuta d’arancio o un kiwi. Per un ragazzo tra gli 11 e i 18 anni, con un fabbisogno calorico giornaliero complessivo tra le 2.500 e le 3.000 calorie, si potrebbe proporre una colazione tra le 500 e le 600 kcal composta da una tazza di latte parzialmente scremato da 200 cc con aggiunta di cereali (80 gr) oppure tre fette biscottate con marmellata (da alternare un paio di volte a settimana con crema spalmabile), due o quattro biscotti frollini, una spremuta d’arancio o un kiwi”.

Focus - Doxa-Aidepi, la psicologa: “la colazione fondamentale per nutrire le relazioni familiari”
La colazione, però, non è solo calcoli e formule matematiche,è anche un’alchimia di emozioni. “La prima colazione è un’occasione per rendere speciale il risveglio dei nostri bambini - spiega Simona Vanetti, psicologa, formatrice e co-fondatrice di Lallafly, portale di per-corsi formativi per genitori - oltre al cibo, possiamo mettere in tavola dei messaggi significativi che facciano percepire l’affetto e la cura che abbiamo verso i nostri figli, anche durante la nostra assenza. Possiamo aiutare, ad esempio, i bambini che hanno difficoltà ad alzarsi al mattino preparando la tavola insieme la sera prima e creando, in questo modo, un’attesa positiva per la prima colazione, oppure lasciare una sorpresina sotto la tazza, soprattutto se al mattino non riusciamo a far colazione insieme. Per i più piccoli pensiamo ad un disegnino, uno stiker, un fermaglio o un dolcetto, per i più grandi possiamo aggiungere un messaggio scritto. Anche gli adolescenti, sfuggenti e spesso refrattari a gesti e dimostrazioni d’affetto, apprezzeranno un bigliettino con un ‘ti voglio bene per ciò che sei’, che sarà un balsamo per la loro autostima”.

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