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I dati sull’occupazione in Italia stagnano, ma nell’ultimo trimestre 2016, come rivela l’ultima indagine dell’agenzia per il lavoro Manpower, le aziende prevedono una ripresa delle assunzioni, specie nell’horeca (+13%) e nell’agricoltura (+9%)

I dati sull’occupazione in Italia restano preoccupanti, perché se è vero che la disoccupazione, a luglio, è scesa all’11,4% (-0,1% su giugno), è soprattutto grazie all’aumento della quota degli inattivi (+1,2%) e, come raccontano gli ultimi dati Istat, la disoccupazione giovanile torna a salire, a quota 39,2% (+2%), con il tasso di occupazione complessivo che si attesta al 57,3%, in leggero calo su giugno (-0,1%). Eppure, il sentiment degli imprenditori del Belpaese, nel complesso, è positivo, tanto che le previsioni di assunzione nelle aziende italiane, nell’ultimo trimestre 2016, è del +1%. Con due settori che promettono, come rivela l’indagine trimestrale dell’agenzia per il lavoro ManpowerGroup Meos - Manpower Employment Outlook Survey (www.manpowergroup.it), perfomance decisamente più solide: Ho.re.ca. da una parte e agricoltura, caccia, selvicoltura e pesca dall’altra, con una previsione netta sull’occupazione pari, rispettivamente, al +13% e +9%, specie tra le aziende del Centro Italia (+1%), con una staticità maggiore in quelle del Nord e del Sud del Paese.

Le previsioni ottimistiche da parte dei datori di lavoro del settore Ho.re.ca. sono determinate, come si legge in una nota di Manpower, soprattutto dal sostanziale cambiamento che sta avvenendo nel comparto della ristorazione dove si stanno affermando nuovi format e nuovi modelli di business. Negli ultimi mesi, infatti, la ristorazione veloce è uno dei segmenti che meglio sta performando grazie alla formula commerciale del franchising. I nuovi punti vendita che lavorano soprattutto sull’experience e sull’ampiezza dell’offerta sono infatti, in aumento grazie anche ai forti investimenti della ristorazione collettiva scolastica e commerciale che in ottica di diversificazione sta cercando di rilanciare format presenti soprattutto in aeroporti, autostrade, stazioni ferroviarie e centri commerciali. Nel comparto alberghiero inoltre, la crescita dell’offerta low cost in molti aeroporti minori ha creato rilevanti opportunità di sviluppo turistico per le aree interessate e la conseguente nascita di nuove strutture alberghiere.

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