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In Italia il 40% degli italiani ospita in casa un animale domestico, con una spesa superiore ai 2 miliardi di euro solo per l’alimentazione. Lo ricorda Coldiretti in vista di S.Antonio Abate, il Patrono degli animali, che si festeggia il 17 gennaio

Quattro italiani su dieci (43,3%) ospitano nella propria casa un animale con una netta prevalenza di cani (60,8%) e gatti (49,3%) ma ci sono anche pesci e tartarughe (8,7%), uccelli (5,4%) fino agli animali esotici (2,1%), per una spesa superiore ai 2 miliardi solo l’alimentazione. Lo ricorda la Coldiretti (dati Eurispes) in vista di S.Antonio Abate, il Patrono degli animali, che si festeggia il 17 gennaio con benedizioni nelle parrocchie di tutta Italia.
“L’accresciuta sensibilità degli italiani per gli animali domestici - sottolinea la Coldiretti - è confermata dalla spesa mensile a loro dedicata, con più del 35% contiene le spese sotto i 30 euro al mese, il 38,6% che si mantiene sotto la media dei 50 euro mensili ma anche il 19% che spende fino a 100 euro mensili per cibare, tenere pulito o curare il proprio animale. Una minoranza coloro che possono permettersi di spendere ancora di più: il 4,3% che dedica al proprio pet un budget da 101 a 200 euro mensili, l’1,6% fino a 300 euro e un esiguo 1,4% che affronta una spesa di oltre 300 euro mensili, secondo l’Eurispes. L’alimentazione è certamente la voce più importante del budget con la grande maggioranza del 57% degli italiani che si prendono cura di un animale acquistando cibi specifici per le esigenze nutrizionali, mentre sono solo il 24% quelli che li nutrono con gli avanzi della tavola, ma c’è anche un 5% che cucina ad hoc per i propri animali mentre il restante 14% fa scelte diverse”.
Ma ora, soprattutto con l’emergenza dovuta al mal tempo, il pensiero è anche agli animali da allevamento. E “per salvare la fattoria Italia, domani alle 9.30, arriva in Piazza San Pietro a Roma una vera e propria Arca di Noè con mucche, asini, pecore, maiali, capre, cavalli, galline e conigli delle razze più rare e curiose salvate dal rischio di estinzione dagli allevatori italiani che in migliaia da tutta la Penisola invadono la Capitale per iniziativa dell’Associazione italiana Allevatori (Aia) e della Coldiretti”, spiega l’organizzazione agricola.

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