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Qual è il rapporto tra gli italiani e l’acqua? La rispettano (per il 71% è fondamentale nella quotidianità), tra attenzione alla salute e all’ambiente, lotta agli sprechi e risparmio economico. Così “In a Bottle” per “World Water Day” (22 marzo)

Non Solo Vino

Qual è il rapporto tra gli italiani e l’acqua? I numeri sembrano essere confortanti: ben il 71% la ritiene fondamentale per gli usi che se ne fanno nella vita quotidiana, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della salute (29%), dell’ambiente (23%) e del risparmio economico (19%). Ma gli italiani riconoscono anche diversi problemi legati all’acqua: dalla qualità di ciò che beviamo (44%) alla disponibilità per tutti (21%). E per reagire a tutto ciò c’è chi decide di informarsi meglio (34%) e attuare comportamenti più corretti (24%). È quanto emerge da uno studio condotto da “In a Bottle” (www.inabottle.it) in occasione del “World Water Day” (22 marzo), la Giornata Mondiale dell’Acqua con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 4.500 italiani - uomini e donne tra i 20 e i 60 anni - e realizzato attraverso un monitoraggio sui principali social network, community e forum per capire cosa pensano e come si comportano nei confronti della risorsa acqua.

Quanto è importante l’acqua nella vita quotidiana? Ben sette italiani su 10 (71%) la ritengono fondamentale e appena il 16% gli dà poco valore. Tra gli aspetti più importanti che influenza, un italiano su 3 (32%) gli attribuisce grande incidenza per la salute, seguita dai riflessi sull’ambiente (23%), dal risparmio economico - soprattutto tra le mura domestiche (19%) - e dalle attività sportive (16%).

Gli italiani mostrano anche una particolare sensibilità verso alcuni problemi legati all’acqua: per il 44% è molto importante tutto ciò che è legato alla qualità di ciò che si beve, mentre il 21% evidenzia il problema della disponibilità della risorsa per tutti. Non mancano poi coloro che puntano il dito contro gli sprechi che si riscontrano nell’uso di ogni giorno (17%) e chi imputa alle attività dell’uomo possibili conseguenze future su qualità e quantità della risorsa (11%).

Oltre un italiano su 2 (52%) è soprattutto preoccupato per i danni ambientali, come il dissesto idrogeologico e le esondazioni. Il 46% è allarmato per un prossimo esaurimento della risorsa. Circa un italiano su 3 (34%) è spaventato per lo spreco nelle reti idriche che ha conseguenze anche per le tasche delle famiglie. Infine oltre un italiano su 4 (28%) ha paura di non sapere se l’acqua che fa bere ai propri figli è totalmente sicura.

Davanti a queste problematiche gli italiani sembrano aver preso una confortante coscienza e, infatti, solo il 7%, è il caso di dirlo, se ne lava le mani dicendo che non dipende da lui. Ben uno su 3 (33%), pertanto, dichiara di informarsi di più su tutto ciò che ha a che fare con gli effetti dell’acqua sulla salute o sui meccanismi che permettono di non sprecarla in casa. Il 25%, poi, afferma di aver intrapreso comportamenti più corretti, sia a livello individuale che nell’educazione dei propri figli (21%) o nella sensibilizzazione degli altri (11%).

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