02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

L’Italia è il Paese più sano del mondo: il rapporto “Bloomberg Global Health Index” classifica la Dieta Mediterranea come la più salutare. Alle spalle Paesi come Islanda, Svezia e Giappone. Il segreto sta nel binomio alimentazione-attività fisica

Gli italiani sono ancora il popolo più sano al mondo. Anche quest’anno, secondo il rapporto “Bloomberg Global Health Index”, il rapporto redatto ogni anno prendendo in considerazione le condizioni degli abitanti di 163 Paesi, la Dieta Mediterranea italiana è risultata essere quella più salutare.Il rapporto, per calcolare l’indice di sanità globale, tiene conto di diversi fattori: durata media della vita, nutrizione, salute mentale e fattori di rischio come tabagismo e pressione sanguigna. Dalla ricerca è evidente il legame tra stato di salute e reddito pro- capite, ma non è questo l’unico fattore determinante: conta lo stile di vita, inteso come abitudini alimentari e lo svolgere attività fisica. L’Italia, da questo punto di vista, non ha mai avuto problemi. Inizia a preoccupare però la tendenza dei giovani di seguire i modelli Nord Europei e d’oltreoceano, che non sono affatto positivi come quelli italiani. Gli italiani sono infatti risultati più in forma di canadesi, statunitensi e inglesi: tutti accompagnati da valori di pressione sanguigna e colesterolo più alti, oltre che da una maggiore incidenza di disturbi psichiatrici.

L’Italia si lascia alle spalle anche Paesi comunemente considerati tra i più sani, come quelli del Nord Europa tra cui Islanda e Svezia (che si attestano, rispettivamente, a 91,21 e 88,92 punti) o Giappone (a 89,15) e Singapore (a 90,23) nell’estremo Oriente. Dietro al Belpaese pure l’Islanda, la Svizzera e l’Australia. Soltanto trentaquattresimi gli Stati Uniti.

“Un vero toccasana”, secondo Adam Drewnowski, direttore del centro studi sulla nutrizione e la salute pubblica dell’Università di Washington. “È di fondamentale importanza per i consumatori poter avere accesso a prodotti freschi, frutta e pesce”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli