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Massimo Bottura perde lo scettro di miglior ristorante del mondo, ma rimane sul podio della “World’s 50 Best Restaurants”, alla posizione n.2. Al primo posto l’Eleven Madison Park di New York, sul gradino più basso El Celler de Can Roca di Girona

Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena, perde lo scettro di miglior ristorante del mondo, rimanendo però sul podio per il quinto anno consecutivo, alla posizione n. 2, della “World’s 50 Best Restaurants” 2017 (www.theworlds50best.com), svelata oggi a Melbourne, che ha incoronato il ristorante modenese come “The Best Restaurant in Europe”. In cima alla classifica sale invece il “The Best Restaurant in North America”, l’Eleven Madison Park di New York di chef Daniel Humm, sul gradino più basso del podio nel 2016, occupato quest’anno da El Celler de Can Roca di Girona, che conquista invece il premio “Art of Hospitality” assegnato dalla griffe delle bollicine trentine Ferrari. Ma i verdetti, per l’alta cucina del Belpaese, non finiscono qui: Enrico Crippa, con il suo Piazza Duomo di Alba, scala due posizioni e sale alla n. 15 (era alla n. 17 nel 2016), i fratelli Alajmo de Le Calandre di Rubano arrivano alla n. 31 (dalla n. 39) e Niko Romito, che solo un anno fa si era guadagnato l’accesso nella top 100, piazzandosi alla posizione n. 84, si ritrova 41 gradini più su, alla n. 43.

Scorrendo la seconda parte della classifica, quella delle posizioni che vanno dalla 51 alla 100, ci sono altri due alfieri della ristorazione tricolore nel mondo, il Combal.Zero di Rivoli di Davide Scabin, uscito dal novero dei 50 migliori ristoranti del mondo (era alla n. 46 nel 2016) e fermo alla posizione n. 59 e, un gradino sotto, il mitico Otto e Mezzo Bombana di Umberto Bombana, l’unico tre stelle italiano fuori dai confini nazionali, ad Hong Kong, che fa, invece, un discreto balzo in avanti: un anno fa si fermava alla n. 86. Sul palco dei premiati, però, sono saliti chef da ogni angolo del mondo, ed è forse questo il vero punto di forza della classifica nata in Gran Bretagna nel 2002. A partire dall’inglese Heston Blumenthal, cui è andato il “Lifetime Achievement Award”, riconoscimento alla carriera dello chef diventato celebre con il suo Fat Duck, per anni considerato il ristorante più caro del mondo. Tra le sorprese maggiori c’è Virgilio Martinez, chef del Central di Lima, in Perù, capace di aggiudicarsi sia lo “Chef’s Choice Award”, come chef più votato dai colleghi, che il “The Best Restaurant in South America” (oltre alla posizione n. 5, una in meno del 2016).

Il “World Best Restaurant in Asia” è andato invece al Gaggan di Bangkok dello chef indiano Anand Gaggan, alla n. 7 della chart, l’“Highest Climber Award” ad un altro locale di New York, il Blue Hill Farm, capace con chef Dan Barber di fare un salto di 37 posizioni, passando quindi dalla n. 48 alla n. 11 (ha fatto meglio Niko Romito, ma il premio va a chi scala più posti partendo dalla top 50, ndr). Soddisfazioni anche per Ben Shewry, che con l’Attica di Melbourne si afferma come “Best Restaurant in Australasia” (alla n. 32), Ana Roš, del ristorante di famiglia Hiša Franko, a Kobarid, in Slovenia, cui è andato il “World Best Female Chef” (anticipato già a gennaio anche da WineNews, https://goo.gl/IJTxvA, ndr), e Yannick Alléno, che con il suo Alléno Paris au Pavillon Ledoyen, come new entry, si piazza direttamente alla posizione n. 31. E ancora, il giovane chef Bertrand Gribault, del Septime di Parigi, premiato come “Sustainable Restaurant” per la particolare attenzione riservata all’ambiente, mentre un altro francese, Dominique Ansel, si aggiudica il “World’s Best Pastry Chef”, ed al barcellonese Disfrutar, infine, va il beneaugurante “One To Watch”, riconoscimento al ristorante più promettente in ottica futura.

Focus - “World’s 50 Best Restaurants”
1. Eleven Madison Park, New York (Usa)

2. Osteria Francescana, Modena (Italia), “Best Restaurant in Europe”

3. El Celler de Can Roca, Girona (Spagna)
4. Mirazur, Menton (Francia)
5. Central, Lima (Perù), “Best Restaurant in South America”
6. Asador Etxebarri, Atxondo (Spagna)
7. Gaggan, Bangkok (Thailandia), “Best Restaurant in Asia”
8. Maido, Lima (Perù)
9. Mugaritz, San Sebastian (Spagna)
10. Steirereck, Vienna (Austria)
11. Blue Hill at Stone Barns, Tarrytown (Usa), “Highest Climber Award”
12. Arpège, Parigi (Francia)
13. Alain Ducasse au Plaza Athénée, Parigi (Francia)
14. Restaurant André, Singapore (Singapore)
15. Piazza Duomo, Alba (Italia)
16. D.O.M, San Paolo (Brasile)
17. Le Bernardin, New York (Usa)
18. Narisawa, Tokyo (Giappone)
19. Geranium, Copenhagen (Danimarca)
20. Pujol, Città del Messico (Messico)
21. Alinea, Chicago (Usa)
22. Quintonil, Città del Messico (Messico)
23. White Rabbit, Mosca (Russia)
24. Amber, Hong Kong (Cina)
25. Tickets, Barcellona (Spagna)
26. The Clove Club, Londra (Inghilterra)
27. The Ledbury, Londra (Inghilterra)
28. Nahm, Bangkok (Thailandia)

29. Le Calandre, Rubano (Italia)

30. Arzak, San Sebastian (Spagna)
31. Alléno Paris au Pavillon Ledoyen, Parigi (Francia), “Highest New Entry”
32. Attica, Melbourne (Australia), “Best Restaurant in Australasia”
33. Astrid, Lima (Perù)
34. De Librije, Zwolle (Olanda)
35. Septime, Parigi (Francia), “The Sustainable Restaurant Award”
36. Diner by Heston Blumenthal, Londra (Inghilterra)
37. Saison, San Francisco (Usa)
38. Azurmendi, Larrabetzu (Spagna)
39. Relae, Copenhagen (Danimarca)
40. Cosme, New York (USA), New Entry
41. Ultraviolet, Shanghai (Cina)
42. Boragò, Santiago (Cile)

43. Reale, Castel di Sangro (Italia), New Entry

44. Brae, Birregurra (Australia), New Entry
45. Den, Tokyo (Giappone), New Entry
46. L'Astrance, Parigi (Francia)
47. Vendôme, Bergisch Gladbach (Germania)
48. Restaurant Tim Raue, Berlin (Germania)
49. Tegui , Buenos Aires (Argentina), New Entry
50. Hof Van Cleve, Kruishoutem (Belgio)

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