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60 grammi di cioccolato fondente a settimana fanno bene al cuore: calano i fattori di rischio come ipertensione e colesterolo. Lo dimostra uno studio dell’Osservatorio Grana Padano, che ha monitorato le abitudini nutrizionali di 4.186 persone adulte

 Un nuovo studio dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano ha evidenziato che il cioccolato fa bene, o meglio, chi ne mangia una quantità limitata, al massimo 60 grammi, fondente al 70%, a settimana, riscontra una minore incidenza di ipertensione, ipercolesterolemia e rischi cardiovascolari rispetto alla media degli italiani. A dirlo è uno studio dell’Osservatorio Grana Padano, che ha analizzato le abitudini nutrizionali di 4.186 soggetti adulti italiani (età maggiore di diciotto anni, 56% femmine, 46% maschi), il loro consumo giornaliero di cioccolato e le patologie che determinano fattori di rischio (www.educazionenutrizionale.granapadano.it).
Il cioccolato fondente, o meglio il cacao, oltre che far bene al cuore, contiene molecole antiossidanti come le catechine, che hanno la capacità di proteggere le cellule, rallentandone l’invecchiamento e favorendo, di nuovo, la prevenzione cardiovascolare. Poiché le malattie cardiovascolari rappresentano, nel nostro Paese, la principale causa di morte (44% di tutti i decessi), è auspicabile che i soggetti giovani e sani adottino d’abitudine uno stile di vita che preveda i pilastri della prevenzione primaria: l’attività fisica costante e l’equilibrata alimentazione, all’interno della quale è consigliabile consumare 60 grammi di cioccolato fondente al 70% a settimana.
I 4.186 italiani del campione hanno consumato mediamente 60 grammi di cioccolato fondente a settimana, sia in forma classica sia in dolci a cucchiaio sia in barrette. Lo studio ha messo in evidenza la prevalenza di patologie, che determinano il fattore di rischio, e ha rilevato che il 12% del campione è in terapia farmacologica per l’ipertensione e solo il 4% riferisce di avere dislipidemia (cioè un valore elevato di colesterolo e trigliceridi): sono valori molto inferiori alle medie italiane: l’ipertensione è mediamente al 19,8% e la ipercolesterolemia al 23,6% (soggetti tra i 18 e i 65 anni).
“Il cioccolato non solo ha un effetto positivo sull’apparato cardiovascolare - ha dichiarato Michela Barichella, presidente di Brain & Malnutrition Association e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano - ma induce una sensazione di benessere e migliora la resistenza alla fatica e la concentrazione perché contiene dosi, seppur modeste, di sostanze eccitanti come caffeina e teobromina. Inoltre migliora il tono dell’umore perché stimola la sintesi della serotonina, l’ormone a cui si attribuisce il senso di serenità. Benefici che si ottengono già con consumi ridotti di cacao”.

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