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La Fondazione Barilla aggiunge un altro mattone alla campagna contro gli sprechi alimentari: il concorso giornalistico internazionale Food Sustainability Media Award, che premierà i lavori migliori dedicati ad alimentazione, agricoltura e nutrizione

Come attirare l’attenzione sulla parte “oscura” del cibo e della cucina, ovvero lo spreco alimentare? Come poter superare la retorica (seppur vera) del “pensa ai bambini che muoiono di fame”? La Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition cerca di rispondere a queste domande dal 2009, anno della sua nascita, ponendosi tra i suoi obiettivi quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema degli sprechi alimentari. Una delle ultime iniziative sul tema è l’istituzione, con la Fondazione Thomson Reuters, del Food Sustainability Media Award, concorso giornalistico internazionale presentato in questi giorni a Londra, al ristorante “Radici” dello chef italiano Francesco Mazzei, famoso anche per le sue ricette “antispreco”. “Noi cuochi impariamo da piccoli a non buttar via niente: la prima regola in cucina è che non si spreca nulla. Partendo da questo si costruisce la carriera di un cuoco. Ma qui parliamo di una regola che dovrebbe valere anche in casa e nella vita di tutti i giorni”.
Il Food Sustainability Media Award è un premio destinato a giornalisti, blogger, freelance e singoli individui che vogliono presentare i propri lavori, sia inediti che già pubblicati, legati alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità, all’agricoltura e alla nutrizione: il premio sarà consegnato il 5 dicembre durante l’ottavo Forum Internazionale della Fondazione Barilla.

Secondo il Food Sustainability Index - Indice realizzato da Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn) e The Economist Intelligence Unit - l’Italia ha ottenuto il massimo punteggio su alcuni indicatori, come quello relativo alle “politiche messe in campo per rispondere allo spreco di cibo” (100 su 100), grazie alla legge del 2016, che punta a incentivare le aziende e i produttori che donano cibo ai più bisognosi, classificandosi così al nono posto.
Da qualche anno l’attenzione sullo spreco alimentare è aumentata esponenzialmente, e sempre più Paesi in tutto il mondo stanno facendo passi avanti per risolvere il problema che, oltre all’impatto negativo sull’ambiente (l’impronta di carbonio dei rifiuti alimentari corrisponde a un terzo delle emissioni annuali derivanti dai carburanti fossili), nasconde anche un risvolto sociale inquietante. Ogni anno infatti un terzo del cibo del mondo viene sprecato senza arrivare neanche a tavola pur essendo prodotto, perché va a male in azienda, si perde, diventa immangiabile durante la distribuzione o viene gettato via nei negozi alimentari al dettaglio, ristoranti e cucine (fonte Wwf). Si parla di circa 4 volte la quantità che sarebbe necessaria a sfamare le quasi 800 milioni di persone sul pianeta che sono denutrite. Ma quali sono i Paesi “peggiori” in questo senso? L’Arabia Saudita, che spreca 427 kg di media a persona in un anno, l’Indonesia, con 300 kg e gli Emirati Arabi, 169 kg. Tra i Paesi più virtuosi invece ci sono Francia, Australia e Sudafrica. L’Italia, come già detto, ha ottenuto buoni risultati su alcuni parametri, ma ce ne sono altri da migliorare: molto deve essere fatto per quanto riguarda lo “spreco domestico”, ossia quello del consumatore finale (29 punti su 100), che arriva a gettare una medi di 110,5 kg di cibo all’anno.

Focus: le ricette dello chef Francesco Mazzei contro lo spreco alimentare
Si può coniugare alta cucina, di gusto, e ricette con avanzi? Lo chef Francesco Mazzei, famoso anche per le sue numerose ricette anti - spreco, ci dimostra come questo sia possibile, con tre ricette preparate con avanzi o ingredienti recuperati (che di solito si gettano via), creando un menù completo, dal primo al dessert, all’insegna della lotta allo spreco alimentare.
Come primo piatto, lo chef consiglia un semplice, ma gustoso, piatto di spaghetti con una parte del pesce che difficilimente viene utilizzata nelle cucine di casa, ovvero la testa: “basta pulire le branchie, preparare un sugo con aglio, un’acciuga, la si fa soffriggere un po’, si sfuma con un goccio di vino bianco, si aggiungono dei pomodorini e si fa cuocere per alcuni minuti. Si tolgono gli spaghetti e li si fanno saltare in questa salsa e in pochi minuti avremo un primo piatto dal gusto fantastico”. Per secondo, lo chef Mazzei propone il riutilizzo della zucca, verdura “grande”, difficile da consumare senza che alcune parti vadano a male. Allora, per evitare lo spreco, lo chef ci cucinerebbe un gateau di zucca: basta “cuocerla in forno, comprese le parti meno “belle” esteticamente. Poi una volta cotta andrebbe spolpata e ripassata in padella e fatta asciugare. Dopo questo passaggio si può mettere la zucca in una teglia con aggiunta di tutti quei pezzetti di formaggio che ci sono rimasti nel frigo, magari già da qualche giorno. Mischiamo questa specie di purea di zucca coi formaggi, ci passiamo sopra una spolverata di pane grattato, va benissimo anche quello che ci è rimasto da 1-2 giorni in casa. Infine, lo ripassiamo un po’ in forno con un goccio d’olio per avere un piatto sano e al tempo stesso saporito. Lo stesso si può fare arricchire aggiungendo patate o zucchine o verdure che abbiamo in frigo”. Per concludere il menù anti spreco, un fresco e dissentante dessert: ghiaccioli di frutta fresca fatti in casa. “Prendiamo delle arance, che magari sono un po’ rovinate e che rischieremmo di gettare. Possiamo spremerle da una parte mentre grattugiamo separatamente la buccia. Una volta pronto il tutto mischiamo e aggiungiamo pochissimo zucchero. Poi prendiamo questo succo, lo mettiamo in freezer e nel giro di poche ore avremo un ottimo ghiacciolo naturale a base di frutta fresca! Un modo semplice per salvare le arance un po’ rovinate che però sono ancora buone”.
Qui il link al video delle ricette di chef Mazzei: https://vimeo.com/213682413/8e01e9e130

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