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Non solo “bonus verde”: in legge di bilancio, per l’agricoltura, anche la nascita dei “distretti del cibo”, il finanziamento del fondo di solidarietà nazionale per le assicurazioni sulla volatilità dei prezzi e non solo. A dirlo il Ministro Martina

Non c’è solo il “bonus verde”, tra le misure che, in qualche modo, riguardano il comparto agricolo, nella Legge di Bilancio licenziata dal Governo. Se, come sottolineato da Confagricoltura, la misura annunciata per la sistemazione del verde urbano in giardini privati, balconi e aree condominiali (per il 2018 sarà detraibile una cifra pari al 36% delle spese documentate relative al verde, fino a un massimo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare, con gli sconti fiscali ripartiti in 10 quote annuali, e con un impatto potenziale stimato dal Governo di 1,2 miliardi di euro, ndr), potrà dare nuova energia al settore del florovivaismo italiano (che secondo le stime di Agrinsieme vale 2,6 miliari di euro in termini di produzione agricola e conta 100.000 addetti, il 10% degli occupati agricoli complessivi), il Ministro delle Politiche Agricole ha voluto sottolineare anche gli altri capitoli della Manovra che riguardano il settore.
“Con la legge di bilancio, tra gli interventi di settore, abbiamo dato il via al “bonus verde”, le detrazioni per la cura del verde privato. Lo voglio segnalare perché ritengo questa novità di grande interesse per la cura dei nostri territori. La misura prevede detrazioni per la “sistemazione a verde” di aree scoperte di pertinenza di qualsiasi abitazione privata (terrazzi, giardini, anche condominiali) ed anche a lavori di recupero di giardini di interesse storico. Ma questa - sottolinea Martina - non è l’unica nuova misura agricola. È, infatti ,prevista anche la nascita dei “distretti del cibo”, con l’obiettivo di unire sempre meglio tutte le energie che possono lavorare insieme per dare valore alle produzioni locali (imprese agricole, associazioni sociali, enti locali, consumatori)”.
In particolare, per questa misura sono previsti 40 milioni di finanziamenti per 3 anni, e sul modello di quelli rurali introdotti dalla legge di orientamento del 2001, i distretti del cibo funzioneranno come i contratti di filiera, ma semplificati, e prevedono il coinvolgimento degli esercizi commerciali di prossimità.

“Sempre nella manovra, finanziamo anche il fondo di solidarietà nazionale per le assicurazioni sulla volatilità dei prezzi e la mutualità in agricoltura, con lo scopo di difendere meglio i redditi degli agricoltori. Viene confermata inoltre l’agevolazione Iva per le carni e tutte le abolizioni fiscali in campo agricolo già introdotte (Imu, Irap e Irpef agricole). Mi pare un buon lavoro nel solco degli impegni importanti di questi anni”, conclude il Ministro.

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