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L’Estate di San Martino? Nell’orto, anzi negli Orti in Condotta: il 10 novembre, aspettando il capodanno agricolo, Slow Food celebra la Festa Nazionale dell’educazione alimentare con i bambini, tra semine, spaventapasseri e ricette “amiche del clima”

L’Estate di San Martino? Nell’orto, anzi negli Orti in Condotta: il 10 novembre, aspettando il capodanno dell’agricoltura, quando, finite le attività agricole e in attesa del rinnovo dei contratti contadini, i campi si riposano in vista dell’inverno, Slow Food celebra come da tradizione la Festa Nazionale dell’educazione alimentare negli orti scolastici, fiore all’occhiello del progetto della Chiocciola che fa conoscere agli alunni i valori del cibo buono, pulito e giusto. Alla vigilia dell’11 novembre, giorno di San Martino, 570 classi coinvolte di tutta Italia delle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado, con i loro insegnanti insegnanti, ma anche genitori e nonni che durante l’anno partecipano attivamente alla gestione dell’orto scolastico, pianteranno frumento: tema dell’edizione 2017 sono infatti i cereali - da Cerere, la dea romana del raccolto e dell’agricoltura - e saranno 5 i tipi di semi (2 di grano duro, 2 di grano tenero e uno di farro) che i bambini dovranno seminare, per poi monitorare lungo l’anno l’evoluzione naturale delle piante, annotando tutte le trasformazioni su un apposito diario. In aggiunta ai semi, nel kit che Slow Food ha messo a punto per ogni scuola ci saranno anche le farine, in 3 diverse tipologie per introdurre i piccoli alunni al mondo della macinazione dei cereali. Assaggiando e toccando con mano le miscele, i bambini sperimentano attraverso i sensi il processo di creazione della pasta e conoscono il ruolo del glutine.
Ma non finisce qui. Perché per la Festa dell’Orto in Condotta ci sono anche due contest: il primo eleggerà lo spaventapasseri più originale, fatto con materiali di recupero provenienti dall’orto e non solo; il secondo invece premierà la ricetta “amica del clima” più interessante (e gustosa) in “Menu for change”, l’ultima campagna lanciata da Slow Food - che sta raccogliendo il sostegno spontaneo di personaggi pubblici, tra cui il calciatore Claudio Marchisio e, più recentemente, la blogger e scienziata ambientale Lisa Casali - per tenere alta l’attenzione sugli effetti del cambiamento climatico, spingendo tutti a scegliere cibi più sostenibili e rispettosi del pianeta. Un compito al quale è chiamata anche la mensa della scuola: infatti il contest è pensato anche per far riflettere gli istituti scolastici sulla possibilità di attingere al ricettario dei nonni e della tradizione per la preparazione dei pasti.
Tra gli eventi nell’evento, a Mondovì e dintorni, i bambini porteranno a casa una piantina interrata in un bicchiere in mater-bi. “In questo modo - racconta Andrea Blangetti, fiduciario della Condotta Slow Food Monregalese Cebano Alta Val Tanaro e Pesio - si rendono partecipi anche i genitori di questo importante percorso”. A Piazza al Serchio (Lucca), A Piazza al Serchio (Lucca) tra i semi dati in dotazione da Slow Food Italia ci sarà anche il farro della Garfagnana “per far conoscere i prodotti della nostra terra alle nuove generazioni” spiega il fiduciario della Condotta locale Alessio Pedri. A Martina Franca, (Taranto), le classi prepareranno le orecchiette insieme ai pazienti del Centro Diurno: “abbiamo organizzato un momento intitolato “Farine del nostro sacco” - racconta Flora Saponari, referente del progetto Orti per la Condotta Trulli e Grotte - in cui un nostro esperto di cereali parlerà di grani antichi e moderni, e un incontro con chi il mestiere lo fa a partire dalla macinazione, quindi direttamente con i proprietari di un mulino per imparare con loro le tecniche tradizionali di questo mestiere”.
Da anni Slow Food è impegnata nel campo dell’educazione. Come strumento didattico l’Orto in Condotta conduce i bambini a scoprire il piacere del cibo, il valore della biodiversità e il rispetto dell’ambiente attraverso il rapporto diretto con la terra. Il progetto nasce a scuola ma coinvolge le famiglie e tutta la comunità locale (esperti, artigiani, produttori e chef), crea ponti tra culture e generazioni con il coinvolgimento dei nonni “ortolani” e rappresenta uno strumento per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette. Si viene così a creare una vera e propria Comunità dell’apprendimento (i semi di grano duro contenuti nel kit sono stati forniti dal Pastificio Di Martino, sponsor insieme a Ricola del progetto Orto in Condotta, mentre il grano tenero e il farro sono forniti da Molino Rachello, e le farine da Mulino Marino).
Info: www.slowfood.it

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