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Per le famiglie italiane è già tempo di Natale: il budget per i regali, secondo Coldiretti, sarà di 208 euro, con un terzo degli acquisti online e la corsa al regalo utile che fa bene all’enogastronomia made in Italy. Nel vivo la caccia al panettone

Con il “black friday” alle spalle, per le famiglie italiane è già tempo di pensare al Natale, non tanto con corsa al regalo tra centri commerciali e negozi del centro, quanto online, dove, secondo la Coldiretti, gli italiani spenderanno un terzo del loro budget destinato alle feste, per un totale di ben 72 euro a famiglia, sui 208 complessivi, con il regalo utile, compreso ovviamente quello enogastronomico, specie se made in Italy, sempre più protagonista, mentre tra gli scaffali entra nel vivo la caccia al panettone, che impegna già il 75% dei consumatori. A dirlo le ultime analisi Coldiretti su dati Deloitte. Gli Italiani quest’anno hanno deciso di destinare per regali un budget complessivo di 208 euro a famiglia, che per il 35% sarà speso on line: si tratta di una percentuale che non è mai stata così elevata ma che resta inferiore a quella di molti Paesi Europei dal 51% della Gran Bretagna al 48% della Germania, dal 44% dell’Olanda al 42% della Polonia. Percentuali di valore di acquisto online più ridotte si rilevano in Spagna (30%), Belgio (27%), Grecia (24% e Portogallo (19%).
Complessivamente la spesa in regali degli italiani per feste di fine 2017, precisa la Coldiretti, è superiore quest’anno dell’11% ai 188 euro a famiglia che si spendono in media in Europa, dove gli inglesi sono al vertice della classifica con una spesa di 321 euro a famiglia e in fondo ci sono i greci con appena 136 euro. Le motivazioni per la spesa on line, spiega la Coldiretti, sono la possibilità di avere la consegna a domicilio, una più ampia possibilità di scelta, l’opportunità di fare confronti e i prezzi convenienti mentre le perplessità riguardano soprattutto la sicurezza dell’acquisto, la consegna di un prodotto integro e i rischi per la mancata corrispondenza del prodotto sul video rispetto a quello consegnato.
Si conferma anche una spinta verso regali utili e all’interno della famiglia, tra i parenti e gli amici si preferisce scegliere oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l’anno. Tra i regali più gettonati, libri, tecnologia, abbigliamento, prodotti di bellezza e l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.
Da segnalare la preferenza accordata all’acquisto di prodotti made in Italy, anche per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa, con una particolare attenzione a quelli provenienti dalle aree terremotate anche grazie a molteplici iniziative ad hoc. Sul sito www.campagnamica.it, ad esempio, è possibile acquistare cesti solidali con i prodotti salvati dal sisma per sostenere aziende delle zone colpite dal sisma che devono continuare a lavorare e produrre, dove le circostanze lo permettono. “Acquistare prodotti italiani significa anche sostenere il lavoro, l’economia e il territorio”, commenta il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, ricordando che “l’agricoltura e l’alimentazione sono tra gli elementi di distintività del Paese che possono offrire un grande contributo ad una ripresa sostenibile e duratura che fa bene all’economia all’ambiente e alla salute”.
Come detto, è già nel vivo la caccia al panettone per 3 italiani su 4, con la tendenza 2017 che vede un crescente interesse per i panettoni garantiti made in Italy, a conferma di una sempre maggiore sensibilità dei consumatori verso la provenienza di quel che portano in tavola che si estende ora ai prodotti delle feste. Ad affermarlo è ancora un’analisi Coldiretti-Ixè, dalla quale emerge che ad un mese dal Natale è già scattata la corsa agli acquisti, con un prezzo medio che si aggira sugli 8-9 euro, ma che può triplicare nel caso dei dolci artigianali più “ricchi” preparati nelle pasticcerie e nei piccoli laboratori. Il panettone sarà anche il dolce preferito dagli italiani per le feste, davanti al pandoro, che finirà sul 70% delle tavole (a un prezzo medio di 6-8 euro).

Tra le tendenze 2017 si registra anche un deciso ritorno al fai da te casalingo per sorprendere familiari e amici con la riscoperta delle antiche ricette della tradizione locale.
Se, sottolinea la Coldiretti, in Calabria si consumano i fichi a crocetta ricoperti al cioccolato e i torroncini, dolci al cedro e al bergamotto, in Campania è il tempo di struffoli e roccocò, mentre in Molise dei calciuni a base di farina, vino, castagne lessate, rhum, cioccolato, miele, mandorle, cedro candito, cannella, in Puglia dei porcedduzzi (frittelline piccolissime con miele o zucchero). Al Nord, in Friuli torna la gubana (noci, mandorle, uvetta, miele, vino e rhum, avvolto in sfoglia), in Emilia il Panone di Natale di Bologna (a base di farina, mostarda di mele cotogne, miele, cacao, cioccolata fondente e fichi secchi), in Liguria del pandolce (impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d’arancio, pinoli, pistacchi, semi di finocchio, latte e marsala ). Non mancano le specialità delle isole, come in Sicilia con i buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), delle cassate, dei cannoli, dei mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano e della cubbàita (torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi.

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