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Accento ancora una volta sulle novità di prodotto e di marketing. Si va verso il riconoscimento facciale del consumatore per predisporre promozioni personalizzate. Ma i prodotti tipici terranno ancora banco. Ecco “Cibus” (Fiere di Parma, 7-10 maggio)

Con più di mille nuovi prodotti proposti da 3.000 aziende, cui sarà dedicato uno spazio ad hoc, “Cibus”, in programma dal 7 al 10 maggio a Fiere di Parma, si propone ancora una volta come fiera delle novità. Ma al Salone internazionale dell’Alimentazione, promosso da Fiere di Parma e Federalimentare, l’accento sulle novità non si ferma ai prodotti, perché tra i temi al centro del ricco cartello di convegni e dibattiti in programma, c’è da segnalare l’“Instore marketing” organizzato da Unipr e Ipsos, dove sarà presentata la nuova tecnologia di riconoscimento facciale del consumatore che entra nel punto vendita al fine di predisporre promozioni personalizzate. “Cibus n. 19 è ormai l’osservatorio privilegiato per comprendere le tendenze di un comparto sempre più strategico per il nostro Paese - sottolinea l’ad di Fiere di Parma Antonio Cellie - oggi più che mai l’agroalimentare non è solo il settore più importante in Italia, per addetti e valore aggiunto, ma è anche uno snodo decisivo per lo sviluppo del pianeta sul piano ambientale, sanitario e culturale. Per questo 80.000 professionisti di cui gran parte esteri si ritrovano a Parma ogni due anni”.
“Cibus è lo specchio dei suoi 3.000 espositori, tutti Authentic Italian - prosegue Cellie - imprese che riescono a competere nel mondo, a prescindere dalle dimensioni, grazie a straordinari standard qualitativi coniugati ad una prodigiosa flessibilità. Cibus è una kermesse unica di innovazione e di prodotti apprezzati dalla distribuzione e dalla ristorazione, di tutto il mondo, grazie a qualità e salubrità intrinseche nonché facilità di utilizzo e consumo”. L’edizione 2018 cade peraltro nell’Anno del Cibo italiano e in una congiuntura favorevole in cui l’economia italiana spera in una ripresa. “Il 2018 per l’agroalimentare italiano promette di essere un anno all’altezza del 2017 - spiega Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare - alle performance eccezionali dell’export, che fanno sembrare non solo raggiungibile ma anche superabile la soglia annunciata durante Expo2015 dei 50 miliardi entro il 2020, infatti, si andrà ad aggiungere una timida ma già ben visibile ripresa dei consumi interni”.
Ma “Cibus” darà anche spazio alla cucina di alto livello e si annuncia numerosa la schiera di top chef che proporranno modi creativi di cucinare i prodotti dell’alimentare italiano. Il profilo gastronomico della fiera sarà arricchito dal nuovo format delle Food Court, spazi degustazione e show cooking dei prodotti tipici del territorio. Ad esse si aggiunge, per la prima volta, la Gourmet Taste, costituita da una selezione di aziende che permetteranno di degustare prodotti gourmet internazionali, con espositori provenienti dall’Europa e dall’Asia. Collocata strategicamente accanto a Food Court e Gourmet Taste, la Buyers Lounge ospiterà i 2.500 top buyer esteri ospitati, per i quali è stato incrementato il programma di visite guidate nelle aziende alimentari della food valley emiliana.
Sul “tech food” ci si soffermerà in occasione del primo convegno in programma il 7 maggio, il World Food Research and Innovation Forum, organizzato da Aster, la società consortile tra la Regione Emilia-Romagna, le Università, gli Enti pubblici nazionali di ricerca Cnr, Enea, Infn e il sistema regionale delle Camere di Commercio. Federalimentare organizzerà diversi eventi all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, tra cui la tavola rotonda “Il circolo virtuoso del food: la valorizzazione delle risorse di filiera in filiera”, un viaggio virtuale nelle filiere produttive che, attraverso le testimonianze di imprese ad alto grado di innovazione e di soggetti scientifici impegnati nella ricerca al fianco delle aziende, dimostreranno il potenziale di circolarità della filiera agroalimentare e la necessità di favorire la piena valorizzazione delle risorse nei diversi ambiti. Verrà anche presentato Life-Food.Waste.StandUp, un progetto che riguarda la comunicazione e la sensibilizzazione delle imprese e dei consumatori in tema di prevenzione degli sprechi alimentari e gestione delle eccedenze lungo la filiera. Quindi, l’evento “Progetti europei smart - risultati sostenibili nell’agroalimentare”, sull’attività dell’Area Progetti Europei di Federalimentare in tema d’innovazione di processo e di prodotto con la partecipazione dei Coordinatori scientifici dei centri di ricerca europei coinvolti. “Il food italiano sui mercati esteri: l’esperienza di True Italian Taste” è il titolo del convegno promosso da Assocamerestero. Gian Domenico Auricchio, presidente di Assocamerestero e presidente di Fiere di Parma, ed altri relatori riferiranno sui risultati raggiunti dal progetto promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per valorizzare e salvaguardare il valore del prodotto agroalimentare autentico italiano.
L’istituto di ricerca Iri, quest’anno partner di Cibus, propone un convegno dal titolo “Le nuove frontiere del Food: cosa chiede il consumatore e dove si muove il mercato”, con una relazione del suo direttore generale, Angelo Massaro, e gli interventi di rappresentanti dell’industria di marca e della Grande distribuzione. Al mondo del retail sono dedicati diversi incontri. GdoWeek/MarkUp ha organizzato, in collaborazione con Cibus, il convegno “Cibo 2038, come compreremo, come prepareremo, come mangeremo”, che ha l’obiettivo di approfondire i modelli attuali e futuri del commercio e dei cambiamenti degli stili di consumo delle persone in ambito food. Secondo gli esperti, si arriverà a a nuovi format multivariati senza separazione tra punto vendita fisico, vendite on line, ristorazione. Il tutto in un continuum esperienziale costruito attraverso relazioni personali e digitali, degustazioni e informazioni. Ma anche le nuove proposte della gdo andranno verso le novità, con scaffali lineari con minore profondità di scelta ma inalterato spazio espositivo, etichette a scaffale colorate per comunicare la qualità nutrizionale del prodotto e novità nel presentare la convenienza.
Per quanto riguarda il fuori salone in città, infine, “Parma City of Gastronomy”, presenterà dal 5 al 13 maggio sotto i Portici del Grano, il racconto delle eccellenze gastronomiche del territorio attraverso un percorso multisensoriale di conoscenza dei prodotti che fanno di Parma la Capitale della Food Valley.
Info: www.cibus.it

Cristina Latessa

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